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Martedì, 30 Aprile 2024
Attualità Carrassi / Via Pasubio

Saracinesche chiuse e voglia di rilancio, via Pasubio e l'idea isola pedonale: tra speranze, dubbi e nodo parcheggi

La proposta dell'associazione 'La Formica' e le voci di commercianti e residenti della strada, tra chi spera in una valorizzazione della strada, chi evidenzia il problema legato ai posti auto, e chi dice no al progetto

"Troppe saracinesche abbassate, qui ormai c'è poco passeggio. Via Pasubio non è più quella di una volta". A ripeterlo è più di un commerciante, lungo quella che "un tempo" era una delle strade più vivaci di Carrassi. Gli effetti della crisi del piccolo commercio, negli anni, si sono fatte sentire qui, come altrove. E su un punto i negozianti sembrano tutti d'accordo: la necessità di un rilancio.

La chiusura al traffico e il progetto dell''Isola del Gusto'

Ma la pedonalizzazione della strada (o meglio, di parte di essa), per creare "un'isola del gusto" in cui troveranno spazio nuove attività del settore food (e non solo) potrebbe essere la soluzione giusta? La proposta, condivisa da diversi negozianti della strada, è stata avanzata dall'associazione 'La Formica'. L'idea, già sottoposta al Comune, è quella di una chiusura al traffico dell'isolato di via Pasubio che si estende da via Buccari a corso Benedetto Croce. Un progetto che prevede, parallelamente alla pedonalizzazione, la nascita di nuove attività: "Abbiamo già 13 adesioni, 13 attività pronte ad aprire - spiega Mimmo Tarantini, presidente dell'associazione - C'è un pastificio, che oltre a vendere pasta, a pranzo e a cena preparerà primi piatti, c'è un fruttivendolo che a pranzo offrirà piatti a base di verdure, o prodotti preparati con la frutta. Ma ci sarà anche un'attività di dog sitter, una scuola di pittura che è pronta a fare lezioni all'aperto. E ancora altre attività che pur trovandosi altrove, apriranno una loro vetrina nella strada. Siamo pronti a costituire un consorzio - prosegue Tarantini - attraverso il quale daremo anche un'opportunità di reinserimento lavorativo per persone di 55-60 anni. Ci sarà del personale che si occuperà della sistemazione e poi della rimozione di tavoli e sedie, della pulizia della strada". Un progetto che dovrebbe quindi contribuire a rivitalizzare via Pasubio, rendendola attrattiva anche di sera: "In questo quartiere non abbiamo un'area pedonale, né una zona specializzata nel food, come a Poggiofranco o Bari vecchia: la nostra idea è quella di portare qui in periferia un po' di movida. Siamo certi che il beneficio sarà non solo per la strada, ma anche per i dintorni, darà maggior decoro all'intera zona".

Nei prossimi giorni dovrebbe tenersi un primo sopralluogo con i tecnici del Comune e la Polizia locale per vagliare la fattibilità tecnica di quel tratto di strada. "Aspettiamo di capire gli esiti dii questo sopralluogo - spiega il presidente del Municipio 2, Gianlucio Smaldone - Poi eventualmente siamo pronti a testare la chiusura con una notte bianca che durerà 3-4 giorni con musica, concerti, operatori del food e non solo. Già in passato abbiamo organizzato iniziative chiudendo via Pasubio, della durata di un giorno o di un pomeriggio, e la risposta è stata sempre molto positiva. In questo caso però si tratterebbe di sperimentare un'operazione più radicale". 

Il cambiamento? "Speriamo sia occasione di rilancio"

La creazione di un'isola pedonale sarebbe una novità per il quartiere Carrassi. Tra i commercianti, c'è chi ha accolto l'idea positivamente,  e chi auspica che la chiusura pedonale, sommata all'arrivo di nuove attività, possa contribuire a un vero rilancio della strada. "Sono favorevole - afferma Giacomo Passiatore, titolare di una tabaccheria - Se si apriranno più attività, sarà un vantaggio. Ci sono troppe serrande abbassate, c'è stato chi ha aperto e poi è andato via. Se ci saranno più attività, ci saranno più persone che verranno in questa zona, e questo sarà un bene per tutti". "Bisogna provare, capire la situazione - dice Gianni Console, titolare del negozio 'I Colori della casa' - Qui ci sono troppo locali chiusi, e speriamo che questo serva a farli riaprire. Ma prima, appunto, devono aprire i locali, altrimenti non ha senso solo chiudere la strada. Nei cambiamenti c'è sempre un'incognita, dell'incertezza, ma si cerca di farli per migliorare". Una speranza condivisa, tra chi nella strada si dice favorevole all'idea: "Se si crea più passeggio, perché no?", ci dice un'altra commerciante. "La creazione di una zona pedonale mi sembra una cosa positiva. In questa zona abbiamo anche la Chiesa russa, e l'isola pedonale potrebbe servire anche ad accogliere meglio i turisti - osserva Marta D'Alba, titolare dell'Oliver Cafè - Valorizzerebbe la zona, penso anche alle persone che potrebbero farsi una passeggiata qui, anche se certo, per chi vive qui bisogna considerare la questione dei parcheggi".

Gli scettici, i contrari e il nodo parcheggi 

E proprio quello dei parcheggi, come inevitabilmente accade quando si parla di pedonalizzazioni, rappresenta il principale 'tasto dolente'. Una "trentina" i posti auto che verrebbero meno, forse qualcuno in più. Ed è questa, parlando in particolare con i residenti, la preoccupazione che serpeggia. Timori condivisi anche da alcuni commercianti, preoccupati dalle difficoltà che i clienti potrebbero incontrare a raggiungere la zona. "Già così per noi che abitiamo qui è impossibile parcheggiare - ci dice un anziano signore - Non voglio immaginare dopo". "Quello dei parcheggi è un vero problema. Lo è in tutta la città, certo - dice un'altra residente - ma spesso già ora siamo costretti a girare a vuoto a lungo, o a lasciare l'auto molto lontano. Forse bisognerebbe individuare prima delle soluzioni per i parcheggi". "Abbiamo già fatto una petizione tra commercianti e residenti contrari, inviata nuovamente ieri al Comune - dice Alessandro D'Agostino, titolare di un  salone di parrucchiere per uomo nella strada - Credo che a livello commerciale non concluderemo nulla, con attività che creeranno movimento dopo le 20, quando i nostri  negozi sono ormai chiusi. Poi qui non ci sono parcheggi, questo aumenterà le difficoltà per i nostri clienti che vengono da fuori. Semmai, si sarebbe dovuta trovare prima un'alternativa per i posti auto, e poi parlare di chiusura". Simile il punto di vista di Lia Nonnato, di Pitti Biancheria: "Il problema non va affrontato alla fine ma a monte: prima sistemiamo i parcheggi, poi ci sediamo a un tavolo per un confronto. Altrimenti si creano problemi, per i clienti che non troveranno posto,  poi ci sono anche quelli che magari scoprono il negozio passando in auto. Inoltre, siamo qui da cinquant'anni, e crediamo che un progetto basato sulla proposta culinaria non sia ciò che serve per questa strada: se parliamo di rilancio, allora servono iniziative organizzate durante il giorno, e progetti sviluppati nel tempo e in maniera condivisa".

Ma sul fronte parcheggi, assicura Tarantini, ci sarebbero già possibili proposte al vaglio: "Siamo consapevoli della questione e nessuno vuole creare un danno ai residenti. Anche su questo faremo il punto con il Comune - dice Tarantini - c'è un parcheggio che sta aprendo in via Pasubio e pensiamo a una convenzione per i residenti, proporremo anche l'apertura serale del parcheggio del mercato di Santa Scolastica, c'è anche il parcheggio della caserma Rossani. Verrà meno qualche posto auto, è vero, ma il progetto porterà utilità a tutto il territorio, lavoreranno più di 50 persone, l'intera zona verrà valorizzata e questo avrà un vantaggio anche per chi ha un immobile". 

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