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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca San Pasquale / Via Amendola

Abbattuta Villa Tilde, addio alla storica dimora liberty in via Amendola

L'elegante residenza familiare, costruita ai primi del '900, diventò negli anni '60 la sede di un celebre ristorante barese. Negli ultimi decenni la struttura era rimasta inabitata e vittima del degrado. Sui terreni dovrebbe sorgere un nuovo complesso immobiliare

È calato il sipario sulla dimora stile liberty che dagli inizi del '900 era divenuta uno dei simboli di via Amendola, a Bari. Nelle scorse ore, Villa Tilde è stata demolita. Le operazioni di abbattimento dovrebbero essere propedeutiche alla realizzazione di un nuovo complesso immobiliare.

Sono molti i commenti e i post social dei cittadini baresi rimasti legati alla memoria storica dell'edificio e ammiratori dell'eleganza retrò che lo accompagnava. La maggioranza esprime un senso di amarezza per l'abbattimento di Villa Tilde. "Bari dal dopoguerra è sotto scacco della subcultura della cementificazione", critica un utente facebook in un post. "Un altro pezzo della nostra storia cancellato", scrive un cittadino sul social network. "La tua bellezza non è bastata a preservarti dalla decisione di abbatterti", si legge in un post di una donna su facebook.

Villa Tilde, come ricostruito dalla testata 'Barinedita', trae il suo nome da Clotilde Romano, prima proprietaria dell’immobile, e fu realizzata fra la fine dell' 800 e gli inizi del secolo successivo. Dopo essere stata utilizzata come residenza di famiglia, verso la fine degli anni 60 la dimora fu ceduta in affitto dagli eredi allo chef Andrea Catalano, che fondò il ristorante 'La Serra'. In seguito, fra gli anni 80 e 90, la villa fu ceduta, restando inabitata. Per i baresi, però, non aveva perso il fascino che riportava direttamente al lontano e splendente passato.

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