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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Monopoli

Picchiato, sequestrato e abbandonato davanti all'ospedale: aggressione nel Barese, quattro arresti

Per l'episodio, avvenuto ad agosto scorso, i carabinieri hanno arrestato quattro persone di Monopoli: vittima un 29enne di origini siciliane, sorpreso e 'punito' dopo essersi impossessato delle chiavi della moto di uno degli indagati

Avrebbero picchiato un 29enne nei pressi di uno stabilimento balneare di Monopoli, per poi costringerlo a salire in auto e condurlo davanti all'ospedale di Fasano dove, dopo averlo ancora colpito, lo avrebbero abbandonato. Per l'episodio, avvenuto ad agosto scorso, i carabinieri di Fasano hanno arrestato quattro persone, ritenute responsabili di tentato omicidio aggravato, sequestro di persona, e anche di porto d’armi o di oggetti atti ad offendere.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 29enne, di origini siciliane, dopo essersi impossessato del casco e delle chiavi della moto di uno degli indagati, parcheggiata all’esterno di un lido balneare di Monopoli, sarebbe stato raggiunto da tre degli arrestati e ripetutamente colpito con numerosi calci e pugni, e anche con una noccoliera e uno sfollagente. Successivamente gli aggressori, sebbene il giovane fosse già tramortito dai primi colpi ricevuti, dopo averlo costretto a salire a bordo della loro auto, lo avrebbero trasportato da Monopoli a Fasano. Qui, presso il Posto di Primo Intervento del locale ospedale, si sarebbe trovato in attesa il padre di uno dei tre, in quel momento lì in servizio quale autista/soccorritore. Quest’ultimo, invece di soccorrere il 29enne già gravemente ferito, l’avrebbe percosso ulteriormente insieme ai tre giovani, per poi abbandonarlo sanguinante e stordito all’esterno dell’ospedale. 

Successivamente il malcapitato, dopo aver percorso un tratto di strada a piedi per fuggire dall’aggressione, si era poi accasciato. Soccorso dal personale sopraggiunto del 118, era poi stato trasportato d’urgenza, in pericolo di vita, all’ospedale Perrino di Brindisi.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Brindisi, svolte dai militari, comprensive anche dell’analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza dell’area in cui si è verificata la violenta aggressione e di perquisizioni domiciliari a carico degli indagati, hanno consentito di identificare i presunti responsabili. Nel corso delle perquisizioni domiciliari e veicolari sono state anche rinvenute e sottoposte a sequestro alcune mazze da baseball e materiale esplosivo di illecita detenzione. 

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