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Cronaca

Al premio Strega Nicola Lagioia le chiavi della città di Bari

La cerimonia questa mattina in Comune. Il riconoscimento consegnato allo scrittore barese dal sindaco Decaro: "Questa città è la sua casa a cui potrà far ritorno quando vorrà. La sua opera e il suo lavoro contribuiscono anche a far crescere Bari"

Nato e cresciuto a Bari, poi 'emigrato' per realizzare il suo sogno: quello di diventare scrittore. Un sogno inseguito con fatica e tenacia, fino all'importantissimo riconoscimento del premio Strega 2015, vinto qualche settimana fa con il romanzo 'La ferocia'. Lo scrittore Nicola Lagioia è stato ricevuto questa mattina in Comune dal sindaco, Antonio Decaro, che gli ha consegnato le chiavi della città.

“Ho deciso che fosse giusto dare le mie prime chiavi della città a Nicola Lagioia, una persona nata e cresciuta a Bari - ha dichiarato il sindaco in apertura di cerimonia - Questa tradizione risale al Medioevo, periodo in cui le città erano fortificate e protette da mura ed enormi portoni con serrature possenti. In questo senso, offrire le chiavi della città significava attribuire un potere simbolico ad una personalità stimata esterna alla città". "Mi piaceva l’idea - ha proseguito il sindaco - che Nicola sapesse che questa città è la sua casa a cui potrà far ritorno quando vorrà, che questa terra sarà sempre pronta a ispirarlo per nuove pagine e che la sua opera e il suo lavoro contribuiscono anche a far crescere Bari".

Un legame, quello con la città di Bari, che ha cominciato a rinsaldarsi già nei mesi scorsi, quando i responsabili del consorzio TRIC (Teatro di Rilevanza Culturale) hanno scelto lagioia quale presidente onorario. 

"Nicola - ha detto ancora Decaro - è l’esempio di uno scrittore che ha costruito il suo successo con tenacia: solo qualche anno fa, in un’intervista, ricordava come realizzare il sogno di scrivere costi fatica, e come sia stato costretto a fare anche tre/ quattro lavori alla volta per potersi mantenere senza abbandonare quel sogno. La sua è la storia di un ragazzo di Bari come tanti, come  tutti noi, ma che non ha mollato, che ci ha creduto, che è arrivato alla notorietà e al successo grazie al suo talento e alle sue sole forze portando avanti la sua idea e il nome della sua terra”.

“Grazie per avermi ancora una volta riportato a casa”: è questo il messaggio che Nicola Lagioia ha scritto di suo pugno sul libro degli ospiti della città di Bari. “Per me è un onore, -  ha detto Lagioia rivolgendosi al sindaco - , ma questo riconoscimento è stato possibile anche grazie al lavoro che negli ultimi venti anni un’ondata di registi e scrittori baresi ha portato avanti. Oggi vorrei abbracciarli idealmente tutti. Uno di loro è qui - ha aggiunto - rivolgendosi ad Andrea Piva, in sala per assistere alla cerimonia. La letteratura e il cinema si nutrono di situazioni critiche. Anch’io come loro ho provato a parlare  di provincia senza essere provinciale, senza dare spazio a quel folklore che è solo l’altra faccia del senso di inferiorità che alcuni meridionali si portano dietro.  Da una parte c’è l’orgoglio, dall’altro la consapevolezza di una lunga strada da percorrere. L’augurio che mi sento di formulare - io che ho vinto il premio Strega pubblicando con una casa editrice piemontese - è che il prossimo vincitore dello Strega possa essere magari un piemontese che viene pubblicato da una casa editrice del Sud”.
 

Di seguito il testo della pergamena consegnata a Lagioia insieme alle chiavi della città:

A Nicola Lagioia

una delle voci più limpide della narrativa italiana contemporanea.

La sua è una lingua letteraria densa, fatta di molteplici suggestioni, che ha il dono di illuminare scorci del mondo circostante con intelligenza, ironia e fantasia, senza mai cadere nel provincialismo.

La sua invenzione letteraria, capace di confrontarsi in maniera originale con grandi generi del passato, è il frutto di un percorso che affonda le radici nella nostra città. E con Bari Nicola Lagioia fa i conti in molte sue pagine, cogliendone aspetti duri e non di rado estremi fino a delineare, in particolare nei suoi due ultimi romanzi, un ritratto italiano appassionato, che non fa sconti a nessuno: microcosmi familiari, generazioni a confronto, derive personali e protagonisti di dubbie ascese sociali colti sull’orlo di un precipizio esistenziale.

Anche questa è Bari e, soprattutto, anche “questo è il paese”, come ha dichiarato durante la cerimonia per il Premio Strega che quest’anno lo ha visto trionfare con “La ferocia”. Dal microcosmo barese al macrocosmo italiano, dunque: la letteratura di Nicola Lagioia sa riflettere con sapienza e onestà in una parte il tutto, e raccontare dell’Italia raccontando di una delle sue grandi città.

La complessità delle storie che Nicola Lagioia ha saputo offrirci, quel procedere serrato che conduce inesorabile alle estreme conseguenze in una grande compostezza formale, è la cifra di un autore eccezionale che la città di Bari è orgogliosa di annoverare tra i suoi figli.

con affetto e gratitudine

Antonio Decaro
 

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