rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Picone / Piazza Giulio Cesare

"Da lunedì cacciati dai reparti senza preavviso": a Medicina stop ai tirocini, studenti in protesta al Policlinico

Un centinaio di tirocinanti in sit-in stamattina: al centro della querelle l'improvvisa applicazione del Protocollo d'intesa tra Università e Regione, che prevede la frequenza a corsi di formazione e una certificazione di idoneità psicofisica

Il Protocollo d'intesa del 2018 tra Regione Puglia e Università prevedeva dai tirocinanti la frequenza di due corsi di formazione per poter entrare in reparto. Per cinque anni non è mai stata richiesta dalla Scuola di Medicina di Bari, fino a lunedì scorso, quando "i tirocinanti sono stati improvvisamente cacciati dai reparti". Una tempistica quantomeno strana, come denunciano dall'associazione Studenti Per a BariToday, attraverso la voce del consigliere d'amministrazione Massimiliano Carbonara. 

Un centinaio di tirocinanti sono scesi in sit-in questa mattina, sfidando il maltempo, per protestare contro l'improvviso stop ai tirocini, peraltro fondamentale per ottenere l'abilitazione. Secondo quanto raccontato ai medici in formazione, negli scorsi giorni i direttori delle Unità Operative Semplici e Complesse del Policlinico di Bari avrebbero ricevuto una nota, che imponeva di sospendere i tirocini finché i tirocinanti non possedessero una certificazione di frequenza di un corso di Formazione Generale e una certificazione di frequenza di un Corso di Formazione Specifica, erogato dall'azienda ospedaliera a partire da gennaio del prossimo anno. A questo si aggiunge anche una verifica dell’idoneità psicofisica del tirocinante, la quale deve essere valutata dal Servizio Prevenzione e Protezione dell’A.O.U.C. Policlinico di Bari. "Le tempistiche per frequentare questi corsi e ottenere l'idoneità - aggiunge Carbonara - sono a oggi sconosciute, quindi non sappiamo per quanto rimarranno bloccati i tirocinio". Gli fa eco Grazia de Giuseppe, coordinatrice di Link Medicina: “Non possiamo pagare sulla nostra pelle le problematiche burocratiche e di comunicazione della Scuola e del Policlinico. Siamo di fronte ad una gravissima lesione del diritto allo studio di studenti e studentesse di Medicina e delle Professioni Sanitarie". 

Di fatto, la platea interessata dal provvedimento è di circa 3mila tirocinanti tra corsi pre laurea di Medicina, laureati in Medicina e Professioni Sanitarie, anche se non tutti i tirocini sono stati bloccati: "Ad esempio quelli di Infermieristica lunedì erano ancora attivi" spiegano. Le associazioni hanno subito fatto richiesta di riprendere il lavoro in reparto per gli studenti, anche se ancora non è arrivata risposta dalla Scuola di Medicina. Questa mattina il direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore, ha spiegato di aver chiesto negli scorsi mesi alla Scuola di Medicina le liste dei tirocinanti in possesso delle certificazioni, senza però ricevere alcuna risposta. "Noi abbiamo interpellato la Scuola di Medicina - aggiunge Carbonara - che ci ha spiegato che l'invio è invece avvenuto a ottobre". E mentre si ricerca la verità, i tirocinanti rimangono nel limbo, senza sapere quando effettivamente il loro percorso formativo potrà riprendere. E si dichiarano pronti a proseguire la protesta finché la situazione non si sbloccherà: "Oggi eravamo in centinaia a protestare all’interno del Policlinico - conclude De Giuseppe - per richiedere a gran voce un’immediata programmazione dei corsi sulla base delle esigenze di noi studenti".

La replica del Policlinico 

Nel pomeriggio è arrivata la replica del Policlinico di Bari, che ricorda di aver richiesto ad aprile scorso all’Università l’elenco degli studenti tirocinanti con il relativo attestato di frequenza del corso base, di competenza della stessa università. "L’attestazione è necessaria per l’accesso al corso specifico organizzato dal Policlinico per completare l’attività di formazione sulla sicurezza e per poter ammettere i tirocinanti nei reparti ospedalieri - ricordano - Solo ad ottobre l’università ha inoltrato un generico elenco di studenti privo delle relative attestazioni".   

Il Policlinico ha comunque avviato la prima edizione del corso specifico sulla sicurezza dedicato agli studenti che stanno facendo tirocinio o che dovranno fare tirocinio nelle unità operative e sono in programma altre 48 edizioni fino a giugno. Questa mattina il direttore generale ha incontrato una delegazione degli studenti spiegando la situazione e dando disponibilità a organizzare ulteriori corsi di formazione se l’università trasmetterà nuovi elenchi organizzati sulla base della priorità dettata dal completamento del corso degli studi.  

Ai sensi del testo unico sulla sicurezza sul lavoro, va ricordato, i tirocinanti sono equiparati ai lavoratori. Quindi al fine di tutelare la salute e la sicurezza degli studenti dei corsi di laurea di medicina e delle professioni sanitarie che devono svolgere i tirocini formativi all’interno delle unità operative del Policlinico di Bari è necessario che sia completata l’attività di formazione della durata di 16 ore. Il corso sulla sicurezza si articola in 4 ore di formazione generale, seguite da 12 ore di formazione specifica per rischio elevato, come quello ospedaliero, che devono svolgersi in presenza e in classi di 35 persone.  Secondo il Protocollo d’intesa tra azienda ospedaliera e università, firmato nel 2018, le 4 ore di formazione generale devono essere garantite dall’università e le 12 ore di formazione specifica dal Policlinico che programma regolarmente i corsi di formazione per i suoi dipendenti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Da lunedì cacciati dai reparti senza preavviso": a Medicina stop ai tirocini, studenti in protesta al Policlinico

BariToday è in caricamento