rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Ritardo nella tac che accertò tumore: detenuto barese morto a Lecce, a processo ex direttrice sanitaria del carcere

Il 59enne morì nel marzo 2021. Secondo l'accusa, l’imputata avrebbe dovuto vigilare sulla prenotazione dell’approfondimento diagnostico richiesto tre mesi prima, a seguito dell’esame radiologico

La tac, richiesta per un approfondimento diagnostico in seguito ad un esame radiologico, venne eseguita poco più di tre mesi dopo, rilevando un tumore al IV stadio ai polmoni e metastasi diffuse che non avrebbero lasciato scampo al paziente. L'uomo, un 59enne barese detenuto nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce dal 2018, morì il 2 marzo del 2021.

Per quella vicenda, come riporta Lecceprima, andrà a processo Alessandra Moscatello, di 60 anni, all’epoca dei fatti direttrice sanitaria del penitenziario.

Secondo quanto ricostruito, il 29 gennaio del 2020 l'uomo fu sottoposta a Rx toracica nel Poliambulatorio della Asl di Lecce e, stando alle indagini, coordinate dalla sostituta procuratrice Simona Rizzo, avviate a seguito della denuncia dei familiari, il malcapitato fu sottoposto alla Tac solo il 12 maggio successivo. Questo perché l'accertamento in questione sarebbe stato prenotato in ritardo, provocando così ritardi nella diagnosi e nella possibilità di avviare le terapie necessarie. Secondo l’accusa, contenuta nella richiesta di rinvio a giudizio, accolta ieri dalla gup Anna Paola Capano, la direttrice sanitaria avrebbe avuto, tra i suoi doveri, quelli di coordinare e controllare l’operato dei medici di sezione di turno che si erano succeduti nella cura del paziente.

Ulteriori dettagli su Lecceprima
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ritardo nella tac che accertò tumore: detenuto barese morto a Lecce, a processo ex direttrice sanitaria del carcere

BariToday è in caricamento