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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Violenze su detenuto nel carcere di Bari, condannati 5 agenti di Polizia penitenziaria

La sentenza è stata emessa oggi dal Tribunale del capoluogo pugliese: secondo l'accusa i poliziotti, il 27 aprile 2022, picchiarono un 42enne con problemi psichiatrici che aveva dato fuoco a un materasso nella sua cella

Cinque agenti della Polizia penitenziaria sono stati condannati dal Tribunale di Bari per il reato di tortura nei confronti di un detenuto. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, un 42enne con problemi psichiatrici fu picchiato dopo aver dato fuoco a un materasso nella sua cella, nel carcere del capoluogo pugliese il 27 aprile 2022.

I cinque agenti, riporta l'Ansa, sono stati condannati a pene comprese tra i 3 anni e 4 mesi e i cinque anni di reclusione. Insieme ai cinque sono stati condannati altri sei imputati, con pene sospese, comprese tra gli 80 euro di multa e i 13 mesi di reclusione per i reati, contestati a vario titolo, di falso in atto pubblico, rifiuto d'atti d'ufficio, abuso d'ufficio e omessa denuncia.

Il pestaggio, secondo l'accusa, sarebbe iniziato lungo il percorso dalla cella all'infermeria, con il personale che sarebbe intervenuto "con violenze gravi e agendo con crudeltà" prima scaraventando l'uomo sul pavimento, poi colpendolo con calci e schiaffi sulla schiena, sul torace, sui fianchi e sul volto.

Tra gli agenti coinvolti nel pestaggio anche il sovrintendente Domenico Coppi, già condannato a tre anni e sei mesi di reclusione in un processo che si è celebrato con rito abbreviato per tortura, rifiuto d'atti d'ufficio e falso. Sempre in abbreviato è già stato condannato (con pena sospesa) a un anno e due mesi, per omessa denuncia, il medico dell'infermeria Gianluca Palumbo. L'agente Roberto Macchia, che pure aveva scelto l'abbreviato, è stato assolto dall'accusa di rifiuto d'atti d'ufficio 'perché il fatto non costituisce reato'.

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