Inchiesta escort, le telefonate tra Berlusconi e Tarantini e le cene a casa del Cav

Ore di conversazioni, trascritte in migliaia di pagine. Silvio Berlusconi parla al telefono con Giampaolo Tarantini. Conversazioni messe nero su bianco nelle trascrizioni delle intercettazioni effettuate dai magistrati baresi nell'ambito del processo sulle escort portate nelle residenze dell'ex premier dall'imprenditore. Tra le pagine, emergono alcuni dettagli che spiegano cosa accadeva nelle "cene eleganti".

In una delle telefonate intercettate, pubblicate dall'Ansa e dai quotidiani, Tarantini telefona a Berlusconi per comunicargli che porterà a cena delle ragazze. Berlusconi risponde che, oltre a lui e Tarantini ci saranno anche Carlo Rossella e Fabrizio Del Noce. "Sono persone che possono far lavorare chi vogliono - dice - ecco, quindi, le ragazze hanno l'idea di essere di fronte a uomini che possono decidere.. del loro destino, quindi (incomprensibile); ecco, l'unico ragazzo sei tu, gli altri sono dei vecchietti.. però hanno molto potere..". Poi Berlusconi fa riferimento alla presenza di altre due ragazze: "Io c’ho due bambine piccole, che è tanto che non vedo.., per cui, una fa.. la, la, la.., la giornalista in Rai.. ehh.. in Mediaset.., allo sport, è una napoletana molto simpatica, molto dolce.., e un’altra bambina di 21 anni, brasiliana".

In un'altra telefonata, invece, Berlusconi si dice amareggiato per le notizie di stampa che loro riguardano: "Queste due bufale (incomprensibile) messe in giro veramente è una cosa pazzesca.., vedo su tutte le agenzie internazionali sono accusato di frequentare delle ragazze minori, roba da matti". E continua: "Non c’è una velina nelle mie liste...i prototipi a cui (incomprensibile) si chiamano Carfagna, si chiamano Gelmini.., si chiamano Prestigiacomo, si chiamano Ravezzo.., si chiamano Bergamini.., si chiamano coso.., tutte le mie parlamentari sono le migliori della Camera.., 98.8% di presenza al voto..; cioè".