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Cronaca

"No al razzismo", l'abbraccio dei bambini intorno al Petruzzelli

In mattinata l'iniziativa organizzata dall'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) in 35 città italiane per celebrare la Giornata mondiale per dire no a tutti i razzismi. Una catena umana di bambini delle scuole 'Imbriani', 'Balilla' e 'Corridoni', ha circondato il teatro in un "abbraccio" simbolico

Una catena umana intorno al teatro Petruzzelli per simboleggiare un "abbraccio" che dice no a tutti i razzismi. Questa mattina davanti al politeama barese circa 300 bambini delle scuole 'Imbriani', 'Balilla' e 'Corridoni' si sono ritrovati per dare vita all'iniziativa organizzata dall'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) in contemporanea in 35 città italiane per celebrare la Giornata mondiale per dire no a tutti i razzismi e ricordare la data del 21 marzo 1960 quando la polizia uccise 69 cittadini di colore che a Sharpeville, in Sud Africa, manifestavano contro l'apartheid.

Con il loro gesto simbolico, ha spiegato la referente territoriale Unar, Irma Melini, i bambini "hanno dimostrato come la lotta contro il razzismo possa e debba iniziare dal compagno di banco". I 108 bambini stranieri che frequentano le due scuole Imbriani e Balilla - è stato sottolineato - "sono un esempio di come sia possibile una cultura dell'accoglienza che presti ascolto a chi - ha sottolineato l'assessore all'accoglienza del Comune di Bari, Fabio Losito - ci appare 'diverso' per comprendere le sue condizioni e le sue richieste di vita dignitosa". "Al Governo e all'Unar chiedo che metta in campo misure per gestire in maniera diversa dagli anni scorsi il flusso migratorio - ha concluso l'assessore - perché la Giornata nazionale per dire no a tutti i razzismi possa davvero significare guardare al futuro costruendo un sistema di accoglienza mirato a riconoscere nuovi diritti e nuove cittadinanze".

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