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Cronaca

Abusa della minorenne, poi le infilza teste di bambola sul cancello di casa: a processo 47enne per minacce

L'uomo è attualmente imputato per i fatti avvenuti nel 2017 in concorso con il fratello. La sentenza sarà emessa il 25 maggio

Finisce a processo per le minacce nei confronti di un'adolescente, il 47enne Michele Armenise. Nel settembre 2017, infatti, l'uomo infilzò la testa di una bambola nel cancello dell’abitazione della ragazza barese, che lo aveva accusato di violenza sessuale. Reato per il quale era stato già condannato nei mesi scorsi a 7 anni e 3 mesi di reclusione e tuttora è detenuto ai domiciliari.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il fatto sarebbe avvenuto "a distanza di pochi giorni - si legge nell’imputazione - dall’udienza per l’incidente probatorio" nel quale l’adolescente avrebbe raccontato gli abusi subiti. In particolare Armenise, in concorso con il fratello (anche lui imputato), avrebbe messo due bambole rivolte verso la casa della famiglia della ragazza, una delle quali con la "testa infilzata su una delle sommità acuminate della cancellata". Alcuni mesi più tardi, nel dicembre 2017, il fratello di Armenise, che risponde anche di violenza privata, "al fine di intimidirli" avrebbe poi tentato di investire con la propria auto i genitori della ragazza e l’altra figlia minorenne. Si sono costituiti parti civili nel processo, che si sta celebrando dinanzi al giudice monocratico, la vittima della violenza sessuale e delle minacce - ormai maggiorenne - e i suoi genitori. Oggi in aula hanno testimoniato i due genitori. Il processo è stato aggiornato al 25 maggio per la sentenza.

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