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Cronaca

Regione, carabinieri e Asl insieme per sostenere la donazione di sangue

Siglato un protocollo di intesa per incoraggiare le donazioni. Prevista anche l'organizzazione di incontri e conferenze sul tema

Un protocollo di intesa nel segno della solidarietà e dell'attenzione al prossimo. Regione, Carabinieri e Asl di Bari hanno siglato questa mattina un accordo per sostenere la donazione di sangue.

L'intesa, sottoscritta dal vicepresidente Antonio Nunziante, dal comandante della Legione Puglia dei Carabinieri, generale di brigata Giovanni Cataldo, dal comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Vincenzo Molinese e dal direttore generale della Asl Bari, Vito Montanaro, prevede una collaborazione tra i soggetti coinvolti: le autoemoteche e i centri di raccolta della Asl saranno a disposizione dei militari, con le equipe medico-infermieristiche, inoltre gli esami del sangue non direttamente connessi alla donazione, ma richiesti dai medici curanti dei militari, saranno forniti senza corresponsione di ticket. Prevista anche l'organizzazione, d’intesa con la Legione Carabinieri, di conferenze e incontri sul valore della donazione di sangue. L'idea è quella di sottoscrivere accordi simili anche con le altre forze dell'ordine.

Le autoemoteche della Asl Bari erano a disposizione già oggi in piazza Diaz, nei pressi della Legione Carabinieri sul lungomare Nazario Sauro.

“Da 45 anni – ha detto Nunziante – sono donatore di sangue. E per questo so cosa vuol dire e quindi ringrazio i Carabinieri per la loro grande sensibilità.  Sotto la loro divisa ci sono persone eccezionali e di grande umanità”.

“Molti carabinieri – ha aggiunto il comandante regionale gen. Cataldo – sono donatori abituali e saranno ancora di più a disposizione dopo la firma di questo accordo”.

“L’accordo – ha spiegato Vito Montanaro, della Asl Bari – rispetta le leggi che impongono la donazione da parte dei Cc al ospedale del Celio a Roma con un nulla osta alla donazione per gli enti sul territorio. E ci permette di utilizzare le due autoemoteche nei periodi di non uso programmato, a favore delle strutture militari”.

“L’esempio che diamo oggi – ha concluso il col. Molinese – è sia di solidarietà sociale, ma anche morale e etico”. 


 

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