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Cronaca San Pasquale / Via Celso Ulpiani

Università, l'asilo nido aziendale intitolato a Paola Labriola resta chiuso

Dall'inaugurazione sono passati tre mesi, ma le attività all'interno della struttura non sono mai partite. Il marito della psichiatra uccisa: "Su questa vicenda andremo avanti, quello dev'essere un luogo vivo e di qualità"

Tre mesi fa, ad ottobre, l'inaugurazione in grande stile, con la scopertura della targa intitolata a Paola Labriola, la psichiatra uccisa poche settimane prima da un suo paziente nel Csm del quartiere Libertà. Ma da allora il primo asilo aziendale dell'Università di Bari, in via Celso Ulpiani, di fatto è rimasto chiuso. Le attività non sono mai partite, e all'interno della struttura mancherebbero persino gli arredi. Ad aver creato lo stop, sarebbe stata la mancanza di fondi per poter far partire il servizio.

Indignato per l'accaduto Vito Calabrese, marito della dottoressa uccisa, che ha espresso la sua amarezza anche su Facebook: "Su questa vicenda - ha commentato Calabrese - dobbiamo andare avanti. L'asilo nido dev'essere un luogo vivo e di qualità".

Intanto sui ritardi nell'apertura del nido è rimpallo di responsabilità tra l'ex rettore dell'Uniba Petrocelli e Antonio Uricchio, attualmente in carica, secondo il quale l'inaugurazione sarebbe stata prematura rispetto ai tempi necessari per avviare l'attività. Uricchio, comunque, ha assicurato che l'Università si attiverà per reperire i fondi e cercare di accelerare l'apertura dell'asilo.

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