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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Lavoro in Regione Puglia, 235 assunzioni in tre anni: "Felici di aver dato speranza a tanti giovani"

Non mancano ricorsi e contenziosi. Il punto dell'assessore Gianni Stea e del direttore del dipartimento Personale e Organizzazione Ciro Imperio

E' di 235 unità la capacità assunzionale della Regione Puglia entro il 2026: quest'anno verranno assunti 152 unità di personale, prevalentemente attraverso lo scorrimento delle graduatorie vigenti. Analogamente, si procederà con l’assunzione di ulteriori 41 unità nel 2025 e 42 nel 2026.

Lo conferma l’assessore al Personale, Gianni Stea, commentando l’approvazione da parte della Giunta del Piano Integrato di Attività e Organizzazione per il triennio 2024-2026, quale documento unitario di programmazione e governance dell’amministrazione regionale.

“Continua quindi il lavoro per l’assunzione di nuove figure professionali necessarie a rinnovare e modernizzare la macchina amministrativa anche in ambiti complessi. Forti dei numeri siamo tutti orgogliosi di aver contribuito a ridare speranze a tanti giovani in cerca di un’occupazione di valore a tempo indeterminato”.

Numeri contenuti nella 'Sottosezione di programmazione-Piano triennale dei fabbisogni di personale', all’interno della quale viene definita la dotazione organica della Regione Puglia, nonché la programmazione annuale e triennale del fabbisogno di personale dell’Ente e relativi Piani assunzionali per il periodo 2024/2026.

I Piani assunzionali del triennio di riferimento seguono l’attuazione di quelli dei periodi precedenti che hanno consentito, nell’ultimo biennio, l’assunzione di oltre 800 unità di personale conseguenti allo svolgimento di ben 55 procedure concorsuali (27 per l’Area dei Funzionari, 25 per l’Area degli Istruttori, 3 per l’Area degli Operatori). Oltre all’assunzione di 721 unità, vincitori di concorso nei vari profili professionali, si sta procedendo all’immissione in ruolo di ulteriori circa trecento unità mediante ricorso agli idonei delle varie graduatorie sin qui approvate.

Stea sottolinea “che gran parte delle assunzioni è già stata prevista dai Piani assunzionali fino al 2023 compreso, considerato il copioso ricorso alla “quota 100” che ha, di fatto, favorito il pensionamento di numerose centinaia di dipendenti. Pertanto, dal 2024 ed annualità seguenti le cessazioni per pensionamento si ridurranno drasticamente. Inoltre, a fronte della dotazione organica della Regione, pari a 3824 unità di personale, quello in servizio effettivo è di 2.259 unità, conseguentemente, il costo del lavoro, nell’economia del bilancio regionale, incide sulla spesa complessiva molto meno di quanto, invece, avviene in altre Regioni, facendo registrare un elemento significativo di virtuosità nella gestione delle politiche del personale senza che venga compromessa la gestione ottimale dei servizi di competenza regionale”.

“Ci sono in tutto un’ottantina di ricorsi al Tar per le graduatorie dei concorsi di categoria D della Regione Puglia banditi nel dicembre 2021 e di questi una ventina già arrivati a conclusione. In nessun caso la Regione è stata soccombente”. E’ quanto ha affermato, sempre ieri 31 gennaio, il direttore del dipartimento Personale e Organizzazione Ciro Imperio nel corso dell’audizione in II Commissione richiesta dal presidente Antonio Tutolo in merito alle recenti ordinanze relative alla valutazione dei titoli di studio nei concorsi espletati.

Il dirigente ha chiarito che le ultime ordinanze del Tar hanno solo una valenza procedurale e servono per l’integrazione del contraddittorio: in sostanza ad informare tutti i contro interessati, cioè tutti i presenti in graduatoria in posizione superiore al ricorrente, del procedimento in atto. “Quindi, non ci sono novità dal punto di vista delle sentenze”.

Proseguendo sullo stato dei contenziosi, Imperio ha riferito che “una decina di ricorsi sono stati ritenuti improcedibili. Uno è stato rigettato nel merito delle prove”. “In tre casi  ”, ha proseguito, “i ricorsi nei quali si chiedeva il riconoscimento di un punteggio aggiuntivo per la laurea specialistica o magistrale sono stati rigettati. Un altro ricorso di sei candidati è stato dichiarato inammissibile con condanna alle spese dei ricorrenti”.

Di certo, ha chiarito il dirigente, i sessanta casi pendenti saranno definiti in modi diversi, perché i 27 bandi non  sono stati declinati allo stesso modo e richiedendo gli stessi requisiti. Quindi, se in alcuni casi il punto e mezzo aggiuntivo può essere riconosciuto alla laurea specialistica, in altri (data la specificità del titolo richiesto) ciò non è consentito dal bando. In tal senso è stata univoca l’interpretazione da parte delle Commissioni di valutazione.

Soddisfatta la richiesta di chiarimento del presidente Tutolo, il dirigente della Sezione Personale Nicola Paladino, in audizione con Imperio, ha risposto alla richiesta del consigliere di Fratelli d’Italia, Michele Picaro, circa i ritardi nell’approvazione delle graduatorie dei vincitori e degli idonei per il concorso unico per 306 unità categoria C, in particolare con riferimento al bando 2 Ambito Gestione Affari legali. 

Paladino ha spiegato che non c’è alcun ritardo e che occorre aspettare i tempi necessari affinché gli uffici procedano alle necessarie verifiche. “Ritengo che per metà marzo saranno pubblicate tutte le delibere di approvazione delle graduatorie”.

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