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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Sempre più docenti e personale ata precari nel Barese. I sindacati: "Quadruplicati negli ultimi otto anni"

I dati forniti dalla Uil Scuola Puglia mostrano un quadro sconfortante anche per le docenze di sostegno. Verga: "Il concorso per la stabilizzazione manca da due anni"

Sempre più precarietà nelle scuole del Barese con il passare degli anni. La conferma arriva dall'Uil Puglia, che ha raccolto i dati relativi al numero di insegnanti - di posto comune e di sostegno - e di personale ata negli ultimi otto anni. Un grafico che in tutti i casi inevitabilmente va a crescere, confermando quella che per il sindacato è una situazione difficile, e che va a influenzare la qualità dell'insegnamento. "Questo perché - come spiega a BariToday Giovanni Verga, segretario generale della Uil scuola Puglia - sempre più spesso si formano classi con 30 o più alunni e la presenza di docenti precari non assicura una continuità d'insegnamento". 

I dati della precarietà nel Barese

Basta leggere i dati per accorgersi del trend negativo. Nell'anno scolastico 2015/2016 erano 866 - su un totale di 19.200 - i docenti a tempo indeterminato, ovvero il 4,51%. Due anni la percentuale sale al 6% (1.231 su 19.649), per poi triplicarsi nell'annualità 2022/23, dove si supera la soglia del 17%, con ben 3576 docenti di posto comune con il solo contratto determinato, contro i 17.313 che invece hanno un posto a tempo indeterminato. Una crescita più che quadruplicata, quindi, in otto anni.

Situazione che non migliora se ci spostiamo nel comparto di sostegno. Nell'anno scolastico 2015/16 le percentuali di docenti precari sono già più alte - l'11,10%, 331 su 2981 docenti occupati negli istituti della provincia - e il dato si quadruplica nel 2022/23, quando quasi la metà dei docenti è a tempo determinato, ovvero il 48,86%. Una lenta crescita che alla fine vede 2394 contratti a tempo determinato su 4900 docenti di sostegno occupati. 

Va un po' meglio per il personale Ata, invece, che vedono il numero di precari 'solo' poco più che raddoppiato. Si passa infatti dai 356 (8,07%) del primo anno di indagine ai 922 della scorsa annualità scolastica, dove il 18,66% del personale era a tempo determinato, ovvero 922 su un totale di 4942.

Verga: "Ora è necessario stabilizzare. L'ultimo concorso due anni fa"

Un empasse da cui si può uscire soltanto garantendo la stabilizzazione a docenti e personale Ata ancora precari. "Non servono nuovi concorsi per docenti - aggiunge Verga - perché mettendo insieme precari e persone più giovani che si affacciano al mondo dell'insegnamento, creano uno squilibrio ancora maggiore". La richiesta dei sindacati è invece di un concorso di stabilizzazione per gli attuali precari, che possa garantire un futuro sicuro a chi di anno in anno si vede rinnovato il contratto a tempo determinato. Del resto l'ultimo concorso, come ricorda il segretario, risale ormai a due anni fa.

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