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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

"Proposte inaccettabili" sul rinnovo del contratto, scioperano i lavoratori della Distribuzione moderna organizzata

La mobilitazione annunciata dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs dopo la rottura delle trattative con Federdistribuzione per il rinnovo contrattuale atteso da più di quattro anni: "Si vogliono precarizzare e dequalificare i lavoratori"

Salta la trattativa per il rinnovo del contratto, atteso da oltre quattro anni, per i lavoratori della Distribuzione moderna organizzata, e i sindacati proclamano lo sciopero. L'iniziativa di protesta, annunciata per sabato prossimo, 30 marzo, è legata alla rottura delle trattative con Federdistribuzione, dopo che le proposte avanzate da quest'ultima sono state giudicate "irricevibili" da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

In una nota, i sindacati definiscono tali proposte "finalizzate a cancellare diritti e garanzie attualmente contenute nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che i lavoratori del settore hanno conquistato con sacrifici e lotte nel corso degli ultimi anni, al solo fine di far saltare la negoziazione per il rinnovo del CCNL lasciando  irresponsabilmente un’intera categoria di dipendenti da lungo tempo in una situazione di grave impoverimento per la consistente perdita di potere di acquisto delle loro retribuzioni".

"In buona sostanza - proseguono i sindacati - Federdistribuzione propone una inaccettabile logica di scambio tra una presunta disponibilità ad erogare l’aumento contrattuale (peraltro mai esplicitata nel dettaglio nel corso della trattativa) in cambio di un peggioramento della parte normativa che preveda la precarizzazione dei lavoratori attraverso l’introduzione di una flessibilità incontrollata e generalizzata con contratti a termine di durata indeterminata (oltre i 24 mesi) e proponendo la mortificazione della professionalità del personale del settore attraverso un abbassamento dei livelli di inquadramento".

Per queste ragioni, sabato 30 marzo Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato lo sciopero di tutto il personale dipendente dalle imprese che applicano il CCNL della Distribuzione Moderna Organizzata aderenti alla suddetta associazione datoriale, che sarà attuato mediante l’astensione dal lavoro per l’intero turno giornaliero.

"Questo sciopero - dichiara il segretario generale della Filcams Cgil Bari, Antonio Ventrelli - serve a denunciare la rottura delle trattative determinata dall’atteggiamento irresponsabile ed arrogante di Federdistribuzione che vuole precarizzare e dequalificare i lavoratori, a sollecitare un avanzamento reale dei negoziati per il rinnovo del contratto ormai scaduto da troppo tempo e ad evidenziare l’insostenibile situazione di povertà e di sfruttamento in cui versa il personale, mentre le aziende del settore registrano una ripresa e un aumento dei fatturati".

"Quando non si rinnovano per un periodo di tempo così lungo i contratti nazionali di lavoro - aggiunge il segretario generale della Cgil Bari, Domenico Ficco -si mette in discussione il valore e la funzione della contrattazione nazionale indebolendo la tenuta economica e sociale del paese e condannando i lavoratori e le lavoratrici e le loro famiglie ad un futuro povertà e precarietà".

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