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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

La Cobas sulla vertenza Natuzzi: "Basta escamotage aziendali, lavoratori non disposti a piegarsi"

Assemblea del sindacato sulla questione dell'azienda produttrice di complementi d'arredo: "Nessun componente dell'organigramma perda il lavoro. Politica aziendale condivisa con i dipendenti"

L'assemblea dei lavoratori Natuzzi indetta da Cobas-Lavoro Privato chiede all'azienda che "nessun componente dell'organigramma aziendale perda il lavoro" attraverso una nuova "politica industriale condivisa con i lavoratori e non imposta coercitivamente a suon di lettere di licenziamento". Per il sindacato, "se la Natuzzi vorrà avviare una fase ex novo basata sulla valorizzazione delle preziose risorse umane di cui dispone nel territorio murgiano, troverà tra i partecipanti alla stessa assemblea condivisione e linfa per affrontare in modo vincente le sfide provenienti dai mercati globali. Viceversa, se intende ostinarsi per vivacchiare un altro po con i già verificati escamotage fatti di tagli alle retribuzioni, richieste di contributi pubblici, aumento dei ritmi produttivi e riduzione della forza lavoro troverà ancora una volta lavoratori non disposti a chinare la testa e capaci di mobilitarsi".

"Lavoratori licenziati perché non subiscono in silenzio"

Cobas-Lavoro Privato punta il dito sui "13,5 milioni" a cui deve far fronte l'azienda "per la perdita di controversie giuridiche", affermando che "centinaia di dipendenti, prima, per aver subito un trattamento diverso dai loro colleghi venendo collocati in Cassa integrazione a zero ore a differenza del restante organico che invece alternava settimane di lavoro a settimane di riposo, poi, per aver ricevuto il definitivo licenziamento dall'azienda, hanno aperto contenziosi e i giudici hanno dato loro ragione, considerando illegittima sia la collocazione in Cigs a zero ore, che il successivo licenziamento. Dopo questa batosta - aggiunge il sindacato - non solo economica ma soprattutto d'immagine, che si fa? Si licenziano i responsabili di questa gestione autoritaria che, senza voler sentire ragioni, hanno messo alla porta tanta gente che poi è stata reintegrata, causando una ricaduta negativa nel bilancio aziendale? No, si licenziano i lavoratori perché hanno avuto l'ardire di non subire in silenzio i provvedimenti illegittimi della Natuzzi Spa".

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