Al Kismet in scena 'La stanza di Agnese', la vita di Paolo Borsellino tra lotta ai clan e dimensione familiare
La lotta ai clan mafiosi che gli costò la vita, base di un racconto teatrale che si fa anche ritratto della sfera privata del magistrato Paolo Borsellino, giocoso e sempre pronto allo scherzo. Il nuovo appuntamento della Stagione 2023.24 ‘Bagliori’ al Teatro Kismet di Bari è con La stanza di Agnese, spettacolo in programma giovedì 21 marzo alle ore 21.
Nella produzione Meridiani Perduti, con drammaturgia curata da Osvaldo Capraro, Sara Bevilacqua interpreta Agnese Borsellino, moglie del magistrato simbolo della lotta alla mafia: un ricordo nato in occasione del trentesimo anniversario della strage di via D’Amelio in cui perse la vita insieme alla sua scorta.
Più che un monologo, un dialogo incessante quello tra Agnese e Paolo, che continua tra le pieghe dei ricordi, con toni di tenerezza quando si tratta dei propri figli e di indignazione nei confronti dei traditori dello Stato. Lo spettacolo è nato dalla sinergia con Scuola Antonino Caponnetto e dalle interviste a Fiammetta e Manfredi Borsellino e a Salvatore Borsellino, vincitrice del progetto TRAC – Sezione Nuova Drammaturgia.
Sul palcoscenico dell’Opificio per le arti di Bari conosciamo così “la figlia del Presidente del Tribunale di Palermo, la signorina ‘pizzi e merletti’, la principessa Taitù, come la chiamavano, che incontra un giovane pretore”. Da allora Agnese scopre una Palermo diversa, meno luccicante di quella cui era abituata, ma forse più bella, anche se disgraziata. Assistiamo ai momenti felici - la nascita dei figli, Lucia, Manfredi e Fiammetta, apice della loro vita insieme – e a quel fetore di morte che comincia a girare intorno alla famiglia: amici e colleghi di Paolo che perdono la vita, la scorta che diventa parte della famiglia, la difficoltà di accettare questa situazione da parte dei figli.
Nella serata dello spettacolo sarà presente nel foyer lo stand dell’associazione culturale Un panda sulla luna, che gestisce anche una libreria a Terlizzi: uno spazio dove gli spettatori potranno acquistare e ricevere consigli sul prossimo libro da leggere. Dopo lo spettacolo è in programma l’appuntamento con Lo Spettatore critico: la compagnia incontra nel foyer il pubblico insieme alla direttrice artistica di Teatri di Bari, Teresa Ludovico.
La Stagione ‘Bagliori’ del Teatro Kismet è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Comune di Bari.
I biglietti della Stagione serale 2023.24 ‘Bagliori’ partono da un prezzo di 14 euro, disponibili al botteghino del Kismet (strada San Giorgio martire 22F, Bari) e online sul circuito Vivaticket. Il botteghino è attivo dal martedì al venerdì ore 10.30 – 12.30 | 16.30 – 19 e due ore prima dello spettacolo. Previsti anche abbonamenti alla Stagione serale e a combinazioni di spettacoli a prezzi agevolati.
Per informazioni si può chiamare il botteghino del Kismet (strada San Giorgio martire 22F, Bari) al numero 335 805 22 11. La Stagione completa è disponibile sul sito www.teatridibari.it .
SCHEDA ARTISTICA
Meridiani Perduti Teatro
LA STANZA DI AGNESE
Di e Con Sara Bevilacqua
Drammaturgia Osvaldo Capraro
Disegno Luci Paolo Mongelli
Video Mimmo Greco
Grafica Studio Clessidra
Organizzazione Daniele Guarini
Produzione Meridiani Perduti Teatro
Con il supporto di TRAC_Centro di residenza teatrale pugliese
Con il sostegno di Factory Compagnia Transadriatica
Sono passati trenta anni e la strage di Via D’Amelio rimane una ferita ancora aperta.
Tante indagini, processi, depistaggi e ritrattazioni per una verità che rimane ancora nascosta. La nuova produzione Meridiani Perduti Teatro, nata dalla sinergia con Scuola Antonino Caponnetto e dalle interviste a Fiammetta e Manfredi Borsellino e a Salvatore Borsellino, vincitrice del progetto TRAC – Sezione Nuova Drammaturgia, è dedicata al giudice Paolo Borsellino, nel trentennale della sua tragica scomparsa.
2010, Agnese Pirano Leto Borsellino, segnata da una terribile malattia, riceve una misteriosa telefonata da parte dell’ex presidente Francesco Cossiga: “Via D’Amelio è stata da colpo di stato”. Poche parole che, inevitabilmente fanno riemergere i ricordi di una vita.
La figlia del Presidente del Tribunale di Palermo, la signorina “pizzi e merletti”, la principessa Taitù, come la chiamavano, che incontra un giovane pretore. La scoperta di una Palermo diversa, meno luccicante di quella cui era abituata, ma forse più bella, anche se disgraziata. La nascita dei figli, Lucia, Manfredi e Fiammetta, apice della loro vita insieme. E quel fetore di morte che comincia a girare intorno alla famiglia. Amici e colleghi di Paolo che perdono la vita, la scorta che diventa parte della famiglia, la difficoltà di accettare questa situazione da parte dei figli. Ma anche l’altro lato di Paolo, quello giocoso e sempre pronto allo scherzo, al “babbìo”. Il suo lavoro nel pool antimafia con Giovanni Falcone e la terribile morte di quest’ultimo. Il tradimento dei colleghi, la solitudine di un uomo abbandonato dai suoi compagni d’armi e ingannato da chi avrebbe dovuto combattere al suo fianco.
Tutto questo è La Stanza di Agnese. Più che un monologo, un dialogo incessante quello tra Agnese e Paolo, che continua tra le pieghe dei ricordi, con toni di tenerezza quando si tratta dei propri figli e di indignazione nei confronti dei traditori dello Stato.