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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

In Consiglio comunale una mozione per il cessate il fuoco a Gaza: l'iniziativa di Bari Bene Comune

La proposta è stata presentata dall'assessora al Welfare Francesca Bottalico e dal consigliere comunale Danilo Cipriani

Una proposta di deliberazione del Consiglio Comunale per un immediato cessate il fuoco e una tregua umanitaria nella Striscia di Gaza, unitamente alla liberazione di tutti gli ostaggi civili, in attesa di una pace giusta, è stata presentata questa mattina dal gruppo Bari Bene Comune, con l’assessora al Welfare Francesca Bottalico e il consigliere comunale Danilo Cipriani. Bari Bene Comune chiede l’iscrizione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale di una mozione “per la condanna dell'uso militare e dell'abuso dell'autodifesa a danno della popolazione civile e infantile e in violazione dei diritti umani”.

Il testo ripercorre, con dati e date, le dimensioni della tragedia che sta vivendo la popolazione palestinese, con un costo di vite che solo dal 7 ottobre a oggi conta oltre 30mila morti, la maggior parte donne e bambini, oltre 20mila, e quasi 2 milioni di sfollati. Secondo i dati delle Nazioni Unite, in poche settimane a Gaza sono stati uccisi tanti bambini quanto il numero totale di bambini uccisi nei conflitti armati a livello globale nel 2021 e nel 2022 messi insieme. Dal 7 ottobre a oggi, a Gaza, in media è stato ucciso un bambino ogni 10 minuti.
Inoltre gli attacchi aerei israeliani e il blocco hanno causato la chiusura della maggior parte degli ospedali. La mancanza di elettricità e carburante ha costretto a chiudere le acque reflue, gli impianti di desalinizzazione e i panifici e ha contribuito ai blackout delle telecomunicazioni. La mancanza d'acqua ha creato una crisi sanitaria pubblica. Sebbene alcuni camion umanitari abbiano iniziato ad entrare a Gaza dal 21 ottobre, gli aiuti non riescono a soddisfare i bisogni primari della popolazione di Gaza.
Le condizioni sanitarie nella Striscia di Gaza sono purtroppo diventate una questione geopolitica delicata e complessa, ma sono in primo luogo manifestazione di una precarizzazione della condizione umana che impatta sull'infanzia, sulla loro vita attuale, sul loro futuro sviluppo e sulla loro futura coscienza civica, globale e confessionale. Al netto della complessità e della delicatezza della controversia, è essenziale che le istituzioni democratiche, anche a livello locale, mandino un segnale forte di vicinanza e sostegno alla popolazione civile palestinese condannando le punizioni collettive poste in essere dalle autorità israeliane.

Per questo la proposta di mozione “condanna fermamente ogni guerra, ogni occupazione, ogni uccisione e uso della forza ai danni della popolazione e civili inermi palestinesi, unitamente alla perdurante detenzione di ostaggi civili israeliani, impegnando formalmente l'amministrazione comunale a richiedere e promuovere innanzi alle Organizzazioni nazionali e internazionali un immediato cessate il fuoco e una tregua umanitaria per poter giungere a una pace giusta e, nel frattempo, restare umani, consentendo l’invio di spedizioni e aiuti, cibo e medicinali, destinati a sfamare, curare e proteggere le tante persone, famiglie, donne, anziani, bambini palestinesi ancora sotto attacco costante da quel tragico 7 ottobre”. Contemporaneamente “impegna la civica amministrazione a dar seguito ad azioni concrete come raccolte umanitarie, sostegni per l'accoglienza dei parenti delle vittime ed ogni altra iniziativa valida ai fini della piena osservanza degli obblighi internazionali assunti dalla Repubblica Italiana con la Costituzione, con l'adesione alla Carta delle Nazioni Unite e con la ratifica della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”.

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