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Petruzzelli rinuncia alla corsa a sindaco di Bari: "Ci ho provato ma non ci sono riuscito. Sosterrò Vito Leccese"

L'annuncio dell'assessore in conferenza stampa: "I sondaggi mi davano come quello con un supporto maggiore. Avrei dovuto, però, lavorare meglio sul consenso del ceto politico. Riunirsi attorno a un candidato che potrà vincere le elezioni"

Pietro Petruzzelli rinuncia alla corsa a sindaco di Bari e sosterrà Vito Leccese. L'assessore cittadino allo Sport e all'Ambiente ha scelto la piazza del Redentore per comunicare il suo passo indietro rispetto al sogno di diventare primo cittadino annunciato l'11 gennaio scorso in una conferenza stampa sul lungomare di San Girolamo.Petruzzelli, visibilmente commosso, ha spiegato le ragioni della mossa, illustrando anche le sue intenzioni future: "Non ci sono riuscito - ha affermato - e stavolta ci ho provato sul serio a diventare il candidato sindaco del centrosinistra. Il ceto politico ha ritenuto che non fossi la persona adatta. La colpa è mia perchè non sono stato in grado di convincerli essendomi concentrato molto sui consensi dei cittadini. I sondaggi mi davano come quello con un supporto maggiore, soprattutto nei quartieri popolari. Avrei dovuto, però, lavorare meglio sul consenso del ceto politico".

L'assessore ha mostrato i risultati di una ricerca tra i 5mila che avevano sottoscritto l'appello alla sua candidatura. Oltre alla richiesta di puntare sulla città dei servizi (mobilità, ambiente, innovazione) e del 'mare' (sport, cultura, infrastrutture), il campione ha espresso una netta prevalenza (il 75% del totale) su un nome unitario per la corsa a sindaco, senza passare dalle Primarie: "Questi temi dovranno essere considerati nella preparazione del programma che andremo a sottoporre agli elettori - ha affermato -. Per quanto riguarda proprio le Primarie, magari oggi che Petruzzelli non è più della partita Michele Laforgia dirà che sono uno strumento utile. Se un concetto del genere fosse stato espresso qualche mese fa si sarebbe potuto costruire un percorso unitario e democratico attraverso il confronto. Trovo assurdo - ha sottolineato non senza emozione - che qualcuno abbia la presunzione di decidere chi possa essere il candidato alle Primarie".

Il futuro immediato, invece, passa per il sostegno a Vito Leccese, attuale capo di gabinetto del sindaco Antonio Decaro e attorno al quale, pezzo dopo pezzo, stanno convergendo gli altri aspiranti candidati sindaci del Pd, come il deputato Marco Lacarra pochi giorni fa. I tasselli Dem sembrano incastrarsi, dunque, in vista dell'attesa assemblea cittadina di giovedì prossimo, che, superando divisioni e contrasti degli ultimi mesi, dovrebbe 'partorire' il nome di Leccese da sottoporre poi al resto della coalizione: "Nessuno - ha sottolineato Petruzzelli - mi ha chiesto un passo indietro. Una persona intelligente capisce i propri punti di forza e di debolezza. Dobbiamo essere bravi a non far sfilacciare l'amministrazione Decaro e cercare di stare insieme in quanti più possibile attorno al candidato che può vincere le elezioni". 

Petruzzelli, in ogni caso, non uscirà dal Pd: "Io credo nel partito. Ho la tessera e l'ho subito rinnovata quest'anno. Ritengo che i cambiamenti avvengano all'interno dei contenitori e delle comunità, stando uniti quando serve e divisi quando è necessario agire per un miglioramento". Sulla possibilità di far parte di una prossima eventuale Giunta di centrosinistra, invece, è molto chiaro: "Secondo voi - ha affermato rivolgendosi alla stampa - ho fatto tutto questo per fare l'assessore? Ritengo che, in ogni caso, alcuni colleghi attualmente in Giunta possano essere riconfermati".

Nessuna fuoriuscita dai Dem ma, allo stesso modo, Petruzzelli non manca di esprimere la sua posizione: "In questa situazione il Pd è stato un punto di debolezza, non di forza. I partiti, purtroppo, hanno perso la capacità di essere cinghia di trasmissione tra società, élites e decisori. Prima dell'assemblea dello scorso 18 novembre la segreteria cittadina organizzava due riunioni a settimana. Da quel momento in poi ve ne sono state solo 2. Bisognerà lavorare per innovare e aprire le finestre perchè ci sono energie, espresse da tantissime donne e uomini, per dare una nuova dimensione al partito in città e sul territorio".

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