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Sabato, 27 Aprile 2024
Comunali Bari 2024

Verso le Comunali, Progetto Bari in assemblea con Vito Leccese: "Un codice etico per i candidati della nostra lista"

La proposta lanciata durante l'incontro tenutosi domenica pomeriggio. Il presidente di Progetto Bari, Montingelli, ha ricordato l'impegno contro tentativi illeciti di influenzare il voto assunto dalla lista già cinque anni fa

E' stata Villa Artemisia, nata a Santo Spirito in un edificio confiscato alla criminalità, la sede dell'assemblea dell'associazioe Progetto Bari che si è svolta domenica pomeriggio a Bari. "Un simbolo di legalità", per una lista che si prepara ad affrontare la sfida delle Comunali 2024 proprio partendo dall'impegno per "fare crescere la cultura della legalità in città".

All'incontro hanno partecipato Vito Leccese, candidato sindaco che sfiderà il 7 aprile Laforgia nelle primarie del centrosinistra, il sociologo Leo Palmisano della direzione regionale del PD, il presidente del consiglio comunale di Bari Michelangelo Cavone e Ludovico Abbaticchio garante regionale dei minori.

Riccardo Montingelli, presidente di Progetto Bari, ha ricordato l'allarme lanciato già cinque anni fa da Antonio Decaro durante la campagna elettorale denunciando alla procura eventuali tentativi illeciti di accaparrare voti e preferenze attraverso il voto di scambio.

In quella occasione, come ha ricordato  Vito Leccese, proprio Progetto Bari, lista da lui fondata e composta pressoché da giovani alla loro prima esperienza elettorale, si fece interprete della preoccupazione del sindaco Decaro attraverso una conferenza stampa in cui i ragazzi denunciarono il pericolo indossando una maglietta con lo slogan "Chi ti dà un Buono è cattivo e il futuro non si compra": un messaggio non solo rivolto ai coetanei ma  a tutti gli elettori .

"E ieri come oggi - è stato il messaggio lanciato durante l'assemblea - chiediamo di fare una scelta consapevole che miri allo scambio di idee e non allo scambio di voti. E oggi da qui invitiamo tutti i cittadini a non accettare il ricatto di questa prassi illegale della compravendita delle preferenze. Mai più schiavi ma liberi di scegliere. E per questa ragione oggi proponiamo ai candidati della lista di firmare il codice etico e proporlo anche ai  candidati delle altre liste della coalizione".
 

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