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Crisi Sel, Vendola pronto a lasciare la guida del partito?

Il leader di Sinistra Ecologia e Libertà dopo il terremoto in Parlamento e l'abbandono del gruppo da parte di dieci deputati: "Il mio ruolo è a disposizione del partito"

"Il mio ruolo e la mia leadership è un sacrificio ed è sempre a disposizione del mio partito". All'indomani del terremoto che ha investito Sel in Parlamento, con l'abbandono del partito da parte di dieci deputati - guidati dall'ex capogruppo alla Camera Gennaro Migliore - Nichi Vendola non esclude il passo indietro.

"Quanto prima mi consentono di andare a fare tutte le cose che nella mia vita non ho potuto ancora fare, tanto più sarei contento" - ha risposto il leader di Sel ai giornalisti che gli chiedevano se stesse meditando le dimissioni alla luce della scissione ormai in atto nel suo partito. "Comunque - ha aggiunto poi Vendola - sabato scorso il documento che ho presentato all'Assemblea nazionale ha ricevuto il 95% dei consensi".

La rottura all'interno del partito si è consumata attorno al nodo del rapporto con il Pd, e si è palesata con il voto sul decreto Irpef, sugli ottanta euro in busta paga. E ora i dieci parlamentari ex Sel potrebbero decidere di passare nel partito di Renzi.

Movimenti che potrebbero avere dei contraccolpi anche a livello regionale, nei rapporti con il Pd pugliese? Il governatore sembra escluderlo ("Governo con il Pd e non sono mica andato in una riserva indiana", ha risposto a chi gli poneva questa domanda), anche se resta da vedere quanto ciò che sta accadendo a livello nazionale potrà pesare, ad esempio, sulla sua decisione di optare per una terza candidatura alle regionali 2015.

Sulla scelta di Migliore e degli altri deputati, intanto, il giudizio del leader di Sel non può che essere caustico: "Una parte dei parlamentari guidati da Gennaro Migliore pensa che sinistra di governo significhi automaticamente diventare sinistra al governo. Io penso che sia un grave errore e credo ci sia un giudizio sbagliato su l'attuale Pd e la leadership di Renzi". "I dibattiti e le lacerazioni che attraversano tutte le forze politiche vanno guardati con molto rispetto. C'e' un terremoto permanente - secondo Vendola - che investe il sistema politico italiano. Sel dal punto di vista dei suoi gruppi parlamentari si  divisa esattamente sul giudizio da dare al governo Renzi. C'è un correre freneticamente sul carro dei vincitori".

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