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Comunali Bari 2014

Petruzzelli: "Io insieme a Decaro senza l’influenza di padrini"

"Il programma elaborato in questi mesi confluirà in quello del candidato della maggioranza ed io ne sarò il garante". "Ho ricevuto tante critiche, ma ora m'interessa recuperare la fiducia di quanti non hanno compreso la mia scelta di rinunciare alle primarie"

Petruzzelli, è sempre convinto della scelta di rinunciare alle primarie?
"Si, è stata una decisione sofferta, ma sono convinto che sia la migliore".

Torniamo indietro. A maggio ha iniziato la campagna elettorale, avviando il sedia rossa tour con l’obiettivo di elaborare un programma ed incalzare la maggioranza sulla scelta delle primarie. Poi ha organizzato gli aperitivi politici e raccolto le firme per la candidatura salvo poi compiere un clamoroso dietro front. Ci spiega il senso politico di questa scelta?

"Partiamo da un punto: il programma che ho costruito sia con il sedia rossa tour che con gli aperitivi politici non andrà cestinato. E quel percorso costituirà uno dei momenti più belli di partecipazione che abbia mai vissuto. Quel programma sarà parte integrante del programma di Antonio Decaro, che lo ha condiviso punto per punto apprezzando la grande fatica svolta da me e da quanti mi hanno aiutato ad elaborarlo. Mi sono ritirato dalle primarie perché ho scelto che il programma non fosse oggetto di trattative successive, mettendomi quindi sulla stessa linea di Giacomo Olivieri ed Elio Sannicandro. Io e Antonio Decaro abbiamo deciso di unire i nostri cammini partendo proprio dalla condivisione delle proposte programmatiche".

Eppure ha più volte affermato che non avrebbe siglato intese prima delle consultazioni del 23 febbraio…

"Con Antonio ci siamo incontrati e abbiamo fatto una lunga chiacchierata. Eravamo noi due e, a dispetto di quello che qualcuno vuole insinuare, non c’erano padrini politici a condizionarci. Dopo aver messo a confronto le nostre idee, abbiamo iniziato una comune valutazione dei programmi. La perfetta unità d’intenti ci ha portato alla decisione far confluire la mia candidatura nella sua, lanciando alla città una sfida generazionale: portare al governo cittadino una nuova classe dirigente. Tutto senza alcun accordo preventivo".

Nessun posto di assessore garantito, insomma?

"Se avessi voluto fare l’assessore sarebbe stato per me più semplice stare buono ad un angolo. Non avrei certo organizzato una campagna elettorale così faticosa come quella che ho finora svolto per le strade di Bari. Il mio lavoro da consigliere circoscrizionale prima e comunale poi è sotto gli occhi di tutti e sono convinto che ci sarebbe stato comunque spazio per una mia valorizzazione a livello di governo. Mi sono speso per un programma rinnovato e mi farò garante dei suoi contenuti non accettando deroghe o compromessi a ribasso. E’ una apertura di credito e stima reciproca quella intercorsa tra me e Decaro. Ora  continueremo la campagna elettorale insieme".

Non ritiene che questa sua scelta determinerà un effetto negativo sulla partecipazione alle primarie?

"Il rischio c’è ed è anche inutile nasconderlo. Ma ora tocca a me spiegare le motivazioni che mi hanno spinto a prendere questa decisione. Da mercoledì il comitato di via Putignani sarà aperto a tutti coloro i quali mi hanno sostenuto e sono rimasti delusi dalla mia scelta di non prender parte alle primarie. Voglio parlare con loro guardandoli negli occhi. Poi ciascuno si farà la propria idea, ma ho il desiderio di ascoltare e confrontarmi con l’auspicio che, alla fine, insieme avremo voglia di continuare il percorso intrapreso da maggio".

Qual è la critica ricevuta in questi giorni che le ha fatto più male?

"Quelle provenienti dalle persone che, più volte, hanno dichiarato che non mi avrebbero mai e poi mai votato, quasi che io dovessi assumere da loro lezioni di moralità o etica politica. Ma ora non m’interessa discutere di loro, voglio recuperare la fiducia di quelli che mi sono stati vicino e non hanno compreso il senso della mia scelta. E’ la cosa a cui tengo di più e da mercoledì rimarrò fino a tarda sera al comitato per parlare e discutere. E’ la cosa più importante. L’obiettivo è restare insieme e far vincere il centrosinistra alle prossime elezioni comunali".

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