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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Il centrodestra verso le Comunali di Bari 2024, Melchiorre: "La partita è aperta. Duopolio Decaro-Emiliano in frantumi"

Il senatore e consigliere comunale di Fdi ottimista sul percorso del centrodestra in vista di giugno 2024. E sulle voci di candidatura: "Come è accaduto negli ultimi 30 anni ci metto e continuerò a metterci la mia faccia. La mia priorità resta quella di seguire da vicino la città di Bari".

"Da noi, nel centrodestra, c'è un percorso lineare, a differenza di altre coalizioni dove un giorno si parla di Primarie e un altro di indicazioni per un nome unico". Non ha dubbi, il senatore Filippo Melchiorre nel descrivere, a suo avviso, la situazione degli schieramenti proiettati verso le Comunali di Bari 2024 che, nel mese di giugno, vedrà gli elettori scegliere il sostituto del sindaco Antonio Decaro incandidabile per un terzo mandato.

L'esponente parlamentare di Fratelli d'Italia, da tre decenni anche consigliere comunale a Palazzo di Città e da circa un anno a Palazzo Madama (dove siede come vicepresidente della Commissione Finanze e Tesoro e componente di quella Antimafia) fa il punto sullo stato dell'arte nel centrodestra, impegnato a costruire una coalizione variegata per poter sbancare il capoluogo pugliese. Nelle scorse settimane un primo confronto barese aveva visto allo stesso tavolo esponenti di Fdi, Lega, Fi, Udc, Noi Con l'Italia, Nuovo Partito Socialista e varie civiche, anche per sciogliere i nodi di altre prossime contese elettorali pugliesi (Foggia e Lecce in primis). Un calcio d'inizio che ha portato, per ora, a un lavoro sottotraccia, anche per la partita più attesa e importante, quella della città di Bari. "Nelle prossime settimane - dice Melchiorre a Baritoday - vi saranno altri incontri. Si voterà a giugno e in questo momento c'è tutto il tempo per presentare il programma. Il nostro obiettivo è selezionare una classe dirigente che possa essere candidata in Comune, quindi procederemo a individuare il candidato sindaco". 

Un nodo non ancora sciolto che vede in campo ipotesi interne ai partiti o l'alternativa di 'pescare' nella società civile per una figura che possa raccordare le varie anime della coalizione: "Tutto quello che è uscito sui media è frutto di tesi giornalistiche - dice Melchiorre -. Sappiamo che procederemo sulla scorta del lavoro effettuato dal centrodestra nazionale, assieme alle liste civiche". 

Tra le voci circolate c'è anche quella che vedrebbe proprio Melchiorre, simbolo di un consolidato radicamento nel territorio barese, tra i papabili per una candidatura che premierebbe il ruolo trainante di Fratelli d'Italia, partito (per numeri) già leader del centrodestra guidato dalla premier Giorgia Meloni: "Non abbiamo fatto nomi, al momento. Come è accaduto negli ultimi 30 anni - afferma Melchiorre - ci metto e continuerò a metterci la mia faccia. Su questo non ci sono dubbi. La mia priorità resta quella di seguire da vicino la città di Bari, come sempre". 

Una partita, quella del capoluogo pugliese, che per l'esponente di centrodestra è decisamente più aperta rispetto agli ultimi anni: "Il centrosinistra non ha trovato un erede su Bari. Decaro è un uomo solo al comando e un giorno dice una cosa e poi il contrario. Riteniamo che il duopolio pugliese guidato da lui e da Michele Emiliano sia ormai in frantumi. Nel Pd, ad esempio, avvertiamo molta litigiosità e non si capisce ancora chi potranno candidare alle prossime consultazioni dove, crediamo, vi sarà un forte vento a nostro favore, legato anche alle Elezioni Europee".

La sfida barese, per Melchiorre, parte "dalle tante cose non fatte. Ad esempio mancano ancora molte infrastrutture e non vediamo attenzioni nei confronti di anziani, giovani e lavoro. Non è stata costruita una cultura civica. E non parliamo anche delle aziende partecipate del Comune, come l'Amtab dove ad oggi non è stato approvato il bilancio. Riteniamo - conclude - che un cambiamento su Bari, dopo 20 anni di centrosinistra, sia ormai fisiologico".

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