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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Carrassi

L'accordo riformista prossimo venturo

Italia Viva lancia l'iniziativa di un polo riformista in vista delle amministrative 2004

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Grosse novità in vista delle elezioni amministrative del 2024. Si va infatti pro-filando a Bari un’alleanza di quei partiti che si riconoscono nei valori “libdem”, e che pur provengono da aree e sensibilità diverse (cattolici, liberali, socialisti, repubblicani, ecc.). È quanto emerge dall’ultima assemblea di Italia Viva, presieduta dai due coordinatori cittadini, Michele Diomede e Patrizia Dell’Acqua, che annunciano l’inizio di un percorso alquanto impervio, per molti versi ine-dito e, certo, non privo di incognite e difficoltà. L’idea di far convergere tutti i riformisti in un’unica lista è maturata riflettendo sui risultati, non certo esaltanti, che il partito di Renzi ha conseguito nelle scorse settimane, là dove si è votato nei comuni di Valenzano, Noci, Altamura, Mola di Bari, Acquaviva, Casamassima. L’escamotage di trincerarsi dietro alleanze “innaturali” (vedi l’apparentamento tentato ad Altamura con Fratelli d’Italia), oltre a sconcertare gli elettori, non ha evidentemente sortito alcun beneficio sul piano concreto dei risultati. Ragion per cui gli iscritti baresi hanno deciso che non è loro intenzione bissare tale insuccesso allestendo in città coalizioni parimenti spurie con chi è decisamente agli antipodi di una politica riformista, e né tantomeno intendo-no elemosinare spazio ad un partito democratico, ormai chiaramente appiattito sulle posizioni grilline. Da qui i primi approcci con i potenziali interlocutori, a partire da Azione, il partito di Calenda che più di ogni altro, pur tra malintesi e intemperanze caratteriali dei loro leader nazionali, mostra indubbie affinità di vedute e di intenti con Italia Viva. Contatti positivi si sono avuti con + Europa, Senso Civico nonché con autorevoli esponenti dei liberali e dei repubblica-ni, mentre non si disdegnano aperture a cattolici e socialisti. L’accordo riformista esprimerebbe, peraltro, la designazione di un candidato sindaco da scegliere indifferentemente nel personale politico o nella società civile barese pur-ché dotato di carisma morale e professionale. L’alternativa per Bari, equidi-stante tanto da un centro-destra conservatore e sovranista quanto da un centro-sinistra populista e incline ai pastrocchi elettorali, trova dunque la sua ragion d’essere nell’orgoglio e nella determinazione di quanti a Bari rivendicano il Riformismo, quale fattore politico in grado di sparigliare le carte di quanti già credono che per la prossima primavera i giochi siano fatti. Si attende a giorni la conferma ufficiale di un accordo certamente destinato a far discutere e a ridisegnare la mappa del voto cittadino.

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