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Fitto candidato alle Regionali 2020? La Lega non ci sta e rilancia: "Solo con un nostro nome centrodestra può vincere"

Il segretario pugliese del partito D'Eramo dopo le voci di un accordo già chiuso per candidare Fitto: "Pronti ad assumerci responsabilità di guidare la coalizione"

Su chi punterà il centrodestra per battere Emiliano alle prossime Regionali? Se il presidente in carica ha già messo in chiaro la volontà di ricandidarsi (pur passando attraverso la sfida delle Primarie), nella coalizione avversaria i partiti sembrano essere nella piena 'contesa' della leadership. 

Così, dopo le voci relative ad un possibile accordo già chiuso per candidare Fitto, a stretto giro, in una nota arriva la risposta del segretario regionale D'Eramo: "I sondaggi confermano che il centrodestra unito è forte e vincente e che la Lega cresce nel consenso popolare a dispetto delle manovre di palazzo, delle riunioni segrete e degli accordicchi tra PD e cinque stelle". Un modo, insomma, per ribadire che l'unico candidato pugliese vincente del centrodestra non può che essere leghista. 

"Anche in Puglia - ribadisce D'Eramo - abbiamo la stessa percezione e convinzione, confermata dalle tante richieste di adesione e candidatura nel nostro partito. Confermo che la Lega in Puglia, forte del largo consenso elettorale ed essendo il primo partito del centrodestra con la percentuale più alta nel Sud Italia, intende assumersi la responsabilità di guidare la coalizione, esprimendo un candidato presidente leghista per le prossime elezioni regionali". 

Per l'esponente salviniano "la Puglia sente forte l’esigenza di voltare pagina, superando i quindici anni di mala gestione della sinistra, guardando avanti senza ripetere gli errori che hanno consentito ad una sinistra, minoritaria nell’elettorato, di vincere le elezioni per ben tre volte. Ciò è avvenuto grazie anche ad un elettorato ed un civismo di centrodestra che invece oggi possiamo e dobbiamo recuperare, in modo da avere una ulteriore determinante spinta per la vittoria nella primavera 2020.  Emiliano è al capolinea - conclude D'Eramo - ed il PD è dilaniato da una guerra di successione e dalla consapevolezza di aver perso la fiducia dei pugliesi, tanto da rinnegare la stessa esperienza di governo di Emiliano per cercare una disperata intesa con i cinque stelle che, come sarà evidente in Umbria domenica 27 ottobre, sarà bocciata dalla gente e dal popolo umbro".

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