Ieri mattina, casualmente, ero in un bar a prendere un caffè e quel buontempone del gestore aveva la Tv accesa, come spesso accade, soprattutto in provincia. Ad un certo punto va in onda il Tg di Rai tre. Cosa ascoltano le mie orecchie? Un intero servizio durato parecchi minuti per parlare di una signora che a suo dire, ha contribuito a risolvere il problema della disoccupazione, sistemando due poveracce nel triste mondo delle "donne delle pulizie". Questa signora gestisce di fatto un istituto che gli è stato afffidato, non ho capito se dalla Curia di Bari o dal Vescovo, per ospitare bambini e mamme che per vari motivi son rimaste senza casa e senza lavoro. Ovviamente tutto ciò accade a pagamento, vale a dire, sono i comuni che pagano fior di quattrini a queste strutture, quando potrebbero dare il contributo direttamente alle famiglie disagiate, risparmiando sicuramente parecchio denaro. Ora, il punto è questo: al di là dell'aspetto economico e della valenza di queste strutture che andrebbero controllate meglio sotto i punti di vista, c'è l'aspetto della notizia Tv. Dov'era la sensazionale proposta di Tg3 che manda in onda un servizio di una signora, criminologa, che gestisce un istituto pieno di bambini, che manda due donne disperate a fare le pulizie e vorrei anche vedere quanto guadagnano le due signore; che organizza una "scuola per parrucchiere" con tanto di diploma e... Per fare che? Per lavorare a nero come già fanno tante donne? Ma la rai, soprattutto Rai Tre, in che modo seleziona le notizie da trasmettere sulla propria rete? Era il caso di trasformare in eroina una persona che sforna donne delle pulizie e parrucchiere?