rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute

Screening tumorali, la Regione approva due protocolli: focus su patologie oncologiche di colon retto e cervice uterina

L'ok dalla Giunta per la delibera che indica i test operativi da seguire per le due patologie oncologiche. L'assessore Palese: "Investimenti in risorse umane, tecnologiche e nella completa digitalizzazione del percorso di presa in carico e gestione delle persone coinvolte nei programmi organizzati"

Due protocolli operativi per la riorganizzazione e il rilancio degli screening oncologici per la prevenzione del tumore della cervice uterina e del colon retto. I documenti sono stati approvati dalla giunta regionale della Puglia, come riportato dalla Dire. Il primo prevede, in base alle raccomandazioni e linee guida ministeriali e internazionali, due tipologie di test di screening d'elezione per la diagnosi e la prevenzione dei tumori del collo dell'utero: il Pap test con intervallo triennale per le donne di età compresa fra i 25 e i 30 anni e l'Hpv Dna test con intervallo quinquennale per le donne di età compresa fra i 31 e i 64 anni. Il protocollo operativo dello screening per la prevenzione del tumore del colon retto prevede il primo livello basato sulla ricerca del sangue occulto nelle feci per identificare prevalentemente, anche se non esclusivamente, i tumori invasivi, mirando a ridurre la mortalità per neoplasia colorettale. L'esecuzione dei test del sangue occulto nelle feci è garantita dalla rete dei laboratori di patologia clinica individuati da ciascuna Asl.

"Con l'approvazione di questi primi protocolli la Regione Puglia si porrà progressivamente all'avanguardia nello scenario nazionale grazie anche agli investimenti in risorse umane, tecnologiche e nella completa digitalizzazione del percorso di presa in carico e gestione delle persone coinvolte nei programmi organizzati di screening oncologici - spiega l'assessore regionale alla Sanità della Puglia, Rocco Palese - nonché mediante una piattaforma di comunicazione multicanale e un numero verde regionale dedicato garantendo, inoltre, il raccordo, per i soggetti per i quali sarà necessaria la presa in carico oncologica e chirurgica, con i centri della rete oncologica pugliese al fine di assicurare servizi sempre più organizzati ed efficienti". Per il direttore del dipartimento Promozione della salute, Vito Montanaro "le attività di screening si avvarranno anche della supervisione dell'osservatorio nazionale screening oncologici con il quale la Regione Puglia ha definito un accordo di collaborazione proprio per rendere più efficace la capacità di risposta e la qualità delle prestazioni, il miglioramento continuo dei percorsi organizzati di screening nella Puglia".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Screening tumorali, la Regione approva due protocolli: focus su patologie oncologiche di colon retto e cervice uterina

BariToday è in caricamento