Giornata mondiale dell'igiene delle mani, lo slogan dell'Oms: 'I secondi salvano la vita - Igienizza le tue mani!'
L'importanza di questo gesto semplice ma essenziale per la prevenzione delle malattie infettive
Il 5 maggio è la Giornata mondiale per il lavaggio delle mani promossa dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), un giorno simbolico per ricordare l’importanza di un gesto semplice, ma essenziale a prevenire le infezioni trasmissibili, soprattutto negli ambienti ospedalieri e di cura.
Come abbiamo sperimentato soprattutto in questi ultimi tempi lavarsi le mani correttamente a casa, nei luoghi di cura, in comunità, impedisce la trasmissione dei microrganismi responsabili di molte malattie infettive e quindi il contagio con il nuovo coronavirus SARS-Cov-2, riducendo notevolmente la sua trasmissione.
Il Ministero della Salute ribadisce le tappe fondamentali per una corretta pulizia:
Come lavare le mani
Il lavaggio delle mani ha lo scopo di garantire un’adeguata pulizia e igiene delle mani attraverso un'azione meccanica.
Per l’igiene delle mani è sufficiente il comune sapone. In assenza di acqua si può ricorrere ai cosiddetti igienizzanti per le mani (hand sanitizers), a base alcolica.
Se si usa il sapone è importante frizionare le mani per almeno 40-60 secondi.
Se il sapone non è disponibile usare una soluzione idroalcolica per almeno 20-30 secondi.
I prodotti reperibili in commercio per la disinfezione delle mani in assenza di acqua e sapone (presidi medico-chirurgici e biocidi autorizzati con azione microbicida) vanno usati quando le mani sono asciutte, altrimenti non sono efficaci.
Inoltre è importante non abusare di questi prodotti, in quanto il loro uso frequente e prolungato potrebbe favorire nei batteri lo sviluppo di resistenze nei confronti di alcune sostanze contenute nelle soluzioni, oltre a indebolire le difese naturali della cute, aumentando il rischio di contrarre infezioni.
È importante lavarsi le mani:
Prima
- di toccarsi occhi/naso/bocca (per es., per fumare, usare lenti a contatto, lavare i denti, etc.)
- di mangiare
- di assumere farmaci o somministrare farmaci ad altri
Prima e dopo
- aver maneggiato alimenti, soprattutto se crudi
- aver usato i servizi igienici,
- aver medicato o toccato una ferita
- aver cambiato il pannolino di un bambino
- aver toccato una persona malata
- aver toccato un animale
Dopo
- aver frequentato luoghi pubblici (negozio, ambulatorio, stazione, palestra, scuola, cinema, bus, ufficio, etc.) e, in generale, appena si rientra in casa
- aver maneggiato la spazzatura
- aver utilizzato soldi
- aver toccato altre persone.
E' buona abitudine, inoltre, tossire/starnutire nella piega del gomito, per evitare di contaminare le mani con cui successivamente si possono trasmettere i propri microrganismi (toccando ad esempio il cellulare, la maniglia di una porta, etc.).
Infine, si raccomanda di utilizzare fazzoletti monouso per soffiare il naso, possibilmente eco-sostenibili, e di smaltirli nei rifiuti, e lavarsi le mani, subito dopo l’uso.