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Domenica, 28 Aprile 2024
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Giornate Fai di Primavera, un’esclusiva opportunità per scoprire luoghi unici tra ville, palazzi storici e antiche masserie

Il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico italiano: i luoghi aperti

Torna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese con le Giornate FAI di Primavera in prohramma sabato 23 e domenica 24 marzo: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi e modalità di partecipazione, consultabili su www.giornatefai.it).

Le Giornate FAI di Primavera si confermano nella loro trentaduesima edizione uno degli eventi più importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Un’esclusiva opportunità di scoprire un’Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto, frequentato, e prima ancora, raccontato. È questa la missione del FAI: “curare il patrimonio raccontandolo”, a cominciare dai suoi 72 Beni aperti al pubblico durante l’anno, ma ampliando e arricchendo questo racconto proprio in occasione delle Giornate FAI di Primavera, quando 750 luoghi saranno aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. Le Giornate del FAI offrono un racconto unico e originale dei beni culturali italiani, che risiede nella loro Storia intrecciata con la Natura, nei monumenti e nei paesaggi, nel patrimonio materiale e immateriale, e nelle tante storie che questi possono raccontare, che insegnano, ispirano e talvolta anche commuovono. Un racconto corale e concreto che si fonda sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale con un unico obiettivo: conoscere e riconoscere il valore del patrimonio italiano per tutelarlo con il contributo di tutti, perché appartiene a tutti.  

Le parole del Presidente del Fondo per l’Ambiente Italiano Marco Magnifico in occasione della XXXII edizione delle Giornate FAI di Primavera: “Raccontare il patrimonio culturale per educare la collettività a proteggerlo e a prendersene cura: da questa necessità nacquero nel 1992 le Giornate FAI di Primavera dando vita, e poi corpo, e poi forza ad una impressionante struttura di volontariato - le Delegazioni del FAI -, che con entusiasmo e pervicacia eccezionali in questi trentadue anni hanno aperto al pubblico 15.540 luoghi dimenticati o difficilmente visitabili raccontandoli, appunto, con semplicità e passione a ben 12 milioni e 515.000 di cittadini. Ai benefici di questo raccontare se ne è ora aggiunto un altro: quello della fisicità e del ruolo che essa ha per un vero apprendimento.”

Ecco alcune delle aperture più interessanti nella provincia di Bari:

Noci - Villa Lenti

Risalente ai primi del Novecento, Villa Lenti, edificata sulle rovine del convento di San Domenico Vecchio, fu commissionata dalla famiglia Lenti, esponente di spicco di quella ricca borghesia terriera pugliese che raggiunse nell'Ottocento il massimo della sua potenza economica. L'edificio costituisce l'espressione più importante di architettura neo-rinascimentale del paesaggio urbano di Noci. A pianta rettangolare, si sviluppa su 4 livelli funzionali distinti e nella facciata domina un loggiato caratterizzato da tre arcate a tutto sesto su ordine gigante, collegato a due ampi belvedere rivolti al paesaggio circostante. Al suo interno arredi ricercati e finiture di pregio dell’epoca come i mobili intagliati e scolpiti in legno, le volte affrescate, gli stucchi e le carte da parati. Sul lato sud-ovest del complesso anche un giardino privato con un Cedro del Libano centenario. Aperto eccezionalmente in occasione delle Giornate FAI, i visitatori potranno scoprirne le sale decorate, il loggiato con le terrazze panoramiche e il magnifico giardino.

Bari - Palazzo Starita tra passato e futuro

Costruito sui resti di un antico arsenale, Palazzo Starita è un edificio settecentesco situato nel centro storico di Bari. Non si sa a chi, fra Girolamo Barrucchelli e Stefano Fabbri, due ferraresi, si debbano il progetto e la realizzazione del palazzo. Dalle fonti storiche sappiamo che Barrucchelli, nel 1750, è nominato cassiere del fondo per la manutenzione e il potenziamento del porto, mentre Fabbri compra, nel 1722, dal Comune di Bari lo spazio sovrastante il seggio del Sedile per adattarlo al nuovo palazzo in costruzione; quest'ultimo o i suoi discendenti hanno fatto poi realizzare il grande loggiato oggi esistente. In occasione delle Giornate FAI i visitatori potranno, eccezionalmente, percorrerne gli ambienti a partire dall'androne per poi attraversare il grande appartamento al piano nobile con il salone dal soffitto decorato, e giungere al secondo piano per scoprire l'intervento di ristrutturazione di Vittorio e Alfonso Chiaia.

Giovinazzo - I bastioni del sistema difensivo a Giovinazzo

Il sistema difensivo di Giovinazzo ha subito nel tempo numerose variazioni: dalle antiche mura medievali, che cingevano e contenevano la città con pareti verticali atte a garantire la difesa, si è passati alle possenti mura cinquecentesche che dovevano resistere a importanti assedi frutto delle moderne artiglierie. Il complesso è contraddistinto dal Torrione del Forte che assicurava il controllo sulla cortina muraria a levante, e dal Torrione dell’Episcopio che fu progettato nel 1483 dal duca Alfonso D’Aragona. Provvisto di ampi saloni per l’uso delle artiglierie, quest’ultimo torrione è di forma quadrilatera e guarda maestoso il porto in tutte le direzioni, dall’imboccatura allo scalo. In occasione delle Giornate FAI la visita sarà arricchita da un corpus di vedute storiche, incisioni prospettiche, piante topografiche e varie fonti documentarie che restituiscono in maniera completa la lunga storia del sistema difensivo di Giovinazzo.

Altamura - “Fora à la massarì”: visita della Masseria Marinella

Il complesso dell'antica Masseria Marinella, ubicata tra Altamura e Matera, rappresenta la testimonianza di un insediamento rurale con annessa residenza. Le sue origini sono antecedenti al XVII secolo, come dimostra anche la presenza di una torre a pianta circolare posizionata a qualche decina di metri dal corpo di fabbrica principale. Il complesso presenta vaste dimensioni ed è caratterizzato da elementi originali rispetto ad altri insediamenti rurali del territorio altamurano, come l'imponente terrazza su arcate a sesto acuto in pietra che caratterizza il fronte. Vi sono ambienti funzionali e alloggi dei coloni separati dalla casa padronale che si sviluppa prevalentemente sul fronte sud. Il fronte è contraddistinto da una terrazza sorretta da sette archi a sesto acuto in pietra, su cui si affacciano le finestre dei vani di rappresentanza, coperti da una volta a crociera decorata con stucchi dorati. La Masseria presenta un impianto del tipo a corte e si sviluppa attraverso l'annessione di più corpi di fabbrica secondo uno schema di forma rettangolare, il prospetto est, oltre a stalle e depositi, presenta una cappella dal semplice partito architettonico. In occasione delle Giornate FAI il visitatore avrà la possibilità di scoprire luoghi e oggetti della civiltà rurale, di farsi incantare da storie fatte di uomini, lavoro ed intraprendenza.

Elenco completo dei luoghi aperti in Puglia e modalità di partecipazione all’evento su https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=PUGLIA

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