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Venerdì, 26 Aprile 2024
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La suggestiva Grotta di San Michele in Monte Laureto, il Santuario a pochi passi da Putignano completamente scavato nella roccia

A circa 3 chilometri da Putignano, nell’omonima frazione, il luogo di culto di Monte Laureto dedicato a San Michele, un Santuario scavato nella roccia

A circa 3 chilometri da Putignano, nell’omonima frazione, la Grotta di San Michele in Monte Laureto è stata frequentata sin da epoche remote come luogo di celebrazioni religiose, prima in devozione del dio Apollo e poi dedicata a San Michele Arcangelo.

Storia

La leggenda attribuisce la costruzione del santuario al desiderio di San Gregorio Magno (eletto Pontefice nel 591) di far costruire, nella terra di proprieta' della sua famiglia, un convento per ospitare i monaci dell'ordine di S. Equizio con lo scopo di evangelizzare le genti del posto. Tali notizie non sono suffragate da elementi storici, che invece sono ben presenti a far data dal 1300 in poi, grazie alle opere di immensa valenza artistica conservate nella Grotta. Essa, apparsa molto spaziosa, fu quindi dedicata, come quella di San Michele Arcangelo del Gargano, al culto di S. Michele, principe degli angeli e protettore del popolo eletto.
Dopo che i monaci di Sant'Equizio furono spinti dalle incursioni saracene a lasciare il Monte Laureto, il convento divenne dimora dei monaci cluniacensi fino a quando Goffredo Normanno, Conte di Conversano, dono' tutto il fondo ai Padri Benedettini di Santo Stefano.
Quando, in seguito, il feudo giunse sotto la giurisdizione degli Gerosolimitani, questi lo affidarono ai padri Carmelitani, i quali lo abbellirono di decori e ne tennero cura anche quando, alla fine del '500 si trasferirono in Putignano, dove fecero costruire un convento ex novo.
Cio' nonostante, i padri carmelitani continuarono a farvi celebrare messa quotidianamente, non trascurando in tal modo il culto per l'Arcangelo SS. Michele.

Descrizione

La chiesa ipogea (costruita all'interno di una grotta) attualmente si presenta inglobata nella struttura che dal 1933 ha ospitato uno dei piu' importanti Sanatori climatici del Mezzogiorno.
Da una cancellata in ferro si accede alla grotta; alla destra della scala, in una nicchia scavata nella roccia, si trova una statua della Vergine col Bambino; lo stile tecnico, molto vicino a quello di Stefano da Putignano, fa pensare che possa essere stata realizzata nella bottega dell'artista.

Ai due lati della scalinata sono collocate due acquasantiere in pietra, di produzione locale, risalenti al XVII secolo.
L'altare maggiore, collocato in fondo alla grotta e con copertura in muratura a forma di arco ogivale, conserva un antico affresco della Crocifissione risalente agli inizi del XIV secolo.

Ai lati troviamo due edicole: a sinistra quella dedicata all'Arcangelo San Michele, a destra l'edicola con l'affresco raffigurante la Madonna del Carmine fra i Santi Angelo e Alberto che dimostra la presenza dei carmelitani nel luogo di culto micaelico.
La statua di San Michele Arcangelo con l'edicola, opere entrambe del plasticismo di Stefano da Putignano, insieme allo straordinario affresco centrale di Crocifissione, rappresentano la nota artistica piu' interessante del santuario.
 
La grotta è tra i luoghi di culto più suggestivi della zona: completamente scavata nella roccia, la cavità conserva un soffitto acuminato di stalattiti e stalagmiti e una luce particolare, che conferisce solennità e mistero all’ambiente, dove si sente riecheggiare in sottofondo il gorgoglio dell’acqua.

(Fonte ViaggiareinPuglia e Facebook Grotta di San Michele in Monte Laureto)

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