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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Diaw: "La pressione è un privilegio. Giocare in una piazza come Bari è un orgoglio"

L'attaccante biancorosso è intervenuto in conferenza stampa in vista della partita con la Reggiana di sabato pomeriggio

Ritornato a disposizione dopo uno stop occorso proprio all'inizio della sua avventura biancorossa, Davide Diaw, attaccante del Bari, è intervenuto in conferenza stampa a pochi giorni dalla partita di sabato pomeriggio sul campo della Reggiana.

"Sono contento per il gol, è un peccato che non sia servito ad ottenere tre punti - ha detto riferendosi alla rete segnata nell'ultima di campionato, pareggiata al San Nicola contro il Como -. Devo recuperare la forma ottimale ma sono pronto, spero di raggiungerla il prima possibile e che sia stato il primo di tanti gol".

C'è curiosità rispetto a come potrebbe integrarsi la coppia formata da Nasti e Diaw: "Secondo me siamo due attaccanti per certi versi simili, di movimento, ci piace correre, attaccare la profondità. Lui è giovane ma pronto per l'età che ha. In campo non sembra giovane, ha vent'anni, ha personalità, tanto di cappello. A prescindere da chi gioca, ad ogni modo, dobbiamo trovare sempre le soluzioni migliori e mettere le qualità al servizio del compagni.Arrivare a Bari per me è motivo d'orgoglio. Mi è dispiaciuto per l'infortunio ma sono cose che capitano, sono pronto e sto facendo il massimo per tornare al 100% il prima possibile. La Serie A? È un sogno, farò tutto il possibile fin quando gioco a calcio per arrivarci".

L'attaccante ha saputo dell'interesse del Bari all'inizio dell'estate, ma il suo trasferimento non è stato immediato, anzi c'è stato persino il rinnovo col Monza prima di partire in prestit: "Ho parlato col procuratore prima di partire in ritiro mi aveva chiesto se mi sarebbe piaciuto venire a Bari e io avedo dato subito la disponibilità. Poi si è aperto uno spiraglio per rimanere a Monza a giocare in Serie A, mi sono concentrato sul ritiro, poi le cose sono andate diversamente. Appena c'è stato il via libera sono arrivato".

Diaw è stato scelto come sostituto di Cheddira ma ciò non sembra mettergli particolare pressione: "Sono tranquillo, cerco sempre di dare il massimo a prescindere da quello che si aspettano gli altri. Sono io il primo a volere il massimo da me stesso. La pressione è un privilegio, giocare in una piazza come Bari che vive di calcio è un orgoglio. Cercherò di fare il massimo".

Cosa manca al Bari: "Finora neanche noi siamo contenti dei punti che abbiamo raccolto ma il percorso è stato posiitivo, non c'è stata una squadra che ci ha messo sotto, abbiamo fatto soffrire anche noi gli altri. Ci manca poco per vincere, a livello d'attenzione, di concentrazione, abbiamo vinto solo una volta ma perso poco ed è positivo. La B la faccio da tempo ed è un campionato difficile. Ci sono squadre che sono retrocesse con squadroni, altre che ne hanno vinti con squadre più deboli sulla carta. Bisogna tenere sempre alta l'attenzione".

Sulla prossima partita: "Con la Reggiana sarà una partita come tutte le altre. Avremo di fronte una squadra forte, organizzata, che sta facendo un bel percorso. Dobbiamo pensare a noi, a limare gli errori e le disattenzioni che ci hanno tolto qualcosa. Siamo a un passo dalla zona playoff e playout, dipende tutto da come si guardano le cose. Il campionato è appena iniziato, sia nel bene che nel male, dobbiamo concentrarci sul campo, cercare di vincere tutte le partite, l'obiettivo deve essere la prestazione, la concentrazione. Cercare di vincere che è ciò che conta".

Dopo il suo infortunio in molti hanno invocato l'arrivo di un attaccante svincolato: "Non mi ha dato fastidio, capisco la piazza che ha aspettative. Sono abituato a pensare a ciò che devo fare io, non mi concentro su queste cose, se dovessi farlo renderei meno su altre cose".

Come mai il Bari ha segnato poco: "Penso che il calcio sia strano. Non stiamo facendo tantissimi gol ma mi auguro già dalla prossima ne facciamo tanti. Penso ci sia mancato il centimetro per vincere le partite, due gol presi appena segnato, magari con un posizionamento migliore, una marcatura preventiva si poteva evitare. Dobbiamo lavorare per sistemarle. Poi ci sono anche gli altri in campo, finora abbiamo incontrato squadre di ottimo valore che hanno costruito rose per vincere il campionato".

Nel 2020-21 Diaw ebbe una grande partenza con il Pordenone e poi si trasferì al Monza nel mercato di gennaio dove però non riuscì a ripetersi: "Non mi sono pentito, quando prendo una decisione ci ritorno, pensavo fosse la cosa giusta da fare. Cambiare a gennaio non è mai semplice, a Pordenone ero in un momento d'oro, andar via a volte può cambiare le cose, non perchè a Monza mi sia trovato male. Può essere il modo diverso di giocare, a volte ci sono situazioni in cui uno s'intestardisce. Vlahovic ebbe difficoltà dalla Fiorentina alla Juve". 

Sul sogno della Serie A: "Forse non me la sono meritata, ad oggi mi è mancato qualcosa per poterla giocare, magari non sono abbastanza bravo, non è una cosa che mi assilla, io cercherò come ho sempre fatto di dare il massimo. Fino a 23-24 anni giocavo nei dilettanti, finora la mia carriera è motivo d'orgoglio, a 31 anni non so se ci riuscirò ma l'obiettivo dev'essere quello".

Come si reagisce ai fischi: "I fischi li accettiamo, ci mancherebbe, ci hanno sostenuto dal 1' al 90', alla fine non erano contenti dell'ennesimo pari e ci sta che fischino. Dobbiamo pensare a fare il possibile per cercare di vincere. Abbiamo pensato subito a preparare la partita di reggio per andare a vincere. il gruppo è bello, di cesare, pucino, maiello, lo zoccolo duro, hanno accolto i nuovi facendoci capire cos'hanno vissuto, com'è impostato il gruppo. Ottimo, lavoriamo, migliorare aspetti".

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