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Martedì, 30 Aprile 2024
Calcio

Bari, Iachini: "Durante la sosta abbiamo lavorato duro. Aramu una freccia in più"

Il tecnico dei biancorossi ha parlato in vista della trasferta di Modena fissata per il lunedì di Pasquetta, una gara molto delicata per entrambe le squadre

A due giorni dalla trasferta di Modena che segnerà la ripresa del campionato di Serie B per il Bari, Giuseppe Iachini è intervenuto in conferenza stampa per analizzare il momento dei suoi e commentare gli ultimi sviluppi, a partire dalla rescissione di Ménez e il reintegro di Aramu.

"Abbiamo continuato a lavorare molto in questa sosta sotto tutti gli aspetti: fisico, tecnico, tattico, portando avanti le due situazioni tattiche che abbiamo provato da quando siamo arrivati, quindi sia con la difesa a 4 che a 3 - ha rassicurato l'allenatore marchigiano -. Le problematiche di Ménez non miglioravano, questo ha fatto sì che, parlando con la società, si è cercato di recuperare un ragazzo come Aramu che era fuori dal 31 di gennaio. Non poteva allenarsi con noi per le vicissitudini che già sapete, ora è con noi da una settimana. Ho parlato col ragazzo, ho cercato di stimolarlo, di capire la sua volontà, ciò che ha dentro, e dello spirito che deve mettere in questa parte finale del campionato. Ci aspettiamo da lui una partecipazione importante a livello emotivo, tecnico, tattico, di partecipazione, disponibilità. Dobbiamo capire quanto se è pronto per giocare da subito o se è meglio utilizzarlo a partita in corso. Sappiamo di avere una freccia in più che può essere utile per alzare la fase realizzativa, quella che è venuta meno nelle ultime quattro settimane. Con qualche gol in più avremmo almeno quattro-cinque punti in più. Bisogna insistere e Aramu sarà uno dei ragazzi su cui contiamo e speriamo ci possa fare qualche gol".

Iachini ha parlato anche delle condizioni di Davide Diaw: "Lo monitoriamo quotidianamente, stiamo provando ad accrescere la sua condizione con molta attenzione, provando a riadattarlo al campo. In questi ultimi giorni capiremo se possa essere dei nostri. Sono ottimista, ma l'ultimo parere spetta allo staff medico".

Incalzato sul modulo con cui partirà al Braglia Iachini ha risposto in questo modo: "Con il 4-3-1-2 abbiamo fatto due partite paradossalmente calciando meno in porta di quanto non abbiamo fatto nelle ultime quattro, pur avendo meno possesso palla. Nelle ultime partite sono cresciute le situazioni da gol, abbiamo costruito più occasioni mostrandoci più aggressivi in avanti, occupando meglio l’area di rigore avversaria. Spesso ci è mancato l’ultimo passaggio, la lettura finale o la conclusione. L'atteggiamento deve essere questo a prescindere dal modulo. Contro la Sampdoria non abbiamo concesso un tiro in porta e abbiamo preso un gol evitabile, con la squadra tutta dietro la linea della palla. Contro il Venezia siamo stati puniti subito su due palle inattive, con il Catanzaro da una punizione a giro sopra la barriera. Non sono stati gol presi per il poco equilibrio, anche perché abbiamo rischiato poco in queste partite. Va alzato il livello di concretezza. Noi lavoriamo su tutte e due le situazioni tattiche perché pensiamo che possano essere un fattore, poi l'impiego di questo o quell'altro modulo può variare anche in base all’avversario".

Al tecnico dei biancorossi è stato chiesto se la squadra sia pronta a calarsi nella lotta per non retrocedere: "Quando si arriva è normale voler imprimere una mentalità volta a guardare in avanti. Dal mio punto di vista osservo miglioramenti, crescita, poi quando si va in campo può capitare qualche piccolo errore, qualche pausa, un po’ di timore determinato anche dal contesto generale. Dico spesso ai miei ragazzi: è troppo facile fare i giocatori quando si vince, bisogna far girare la ruota quando i risultati non arrivano. Insistere ancora di più, premere sull’acceleratore, essere più determinati. Durante la sosta i ragazzi hanno spinto ma ripresa è sempre un punto interrogativo. Giocheremo fuori casa, serve personalità per prendere in mano la partita, peraltro contro un avversario come il Modena che gioca insieme ormai da tempo. È una squadra pericolosa, con qualità importanti, va rispettata perché organizzata. Bisogna prepararsi di conseguenza, fare una grande partita con umiltà, con organizzazione e atteggiamento giusto".

Al tecnico è stato chiesto anche come si sia lasciato con Ménez: "Ci siamo semplicemente salutati, parlati per poco. Arrivava al campo e stava più sul lettino che in campo. Viene da un crociato rotto, l’infiammazione al ginocchio non riesce a guarire. Si è capito parlando con serietà tra di noi e avendo un ragazzo come Aramu che, è vero che non si allenava con noi da due mesi, ma allo stesso tempo è un giocatore integro. Si è ritenuto opportuno approfittarne per riportare dentro una freccia che possiamo avere in campo e non ha delle problematiche".

Sulla condizione di Puscas, rientrato dagli impegni con la Romania: "Ho lavorato con i ragazzi che c’erano: Colangiuli, Morachioli, Sibilli, quei tre o quattro che avevamo. Puscas era in nazionale, solo ieri ha fatto il primo allenamento con noi. È tornato in buona condizione, quantomeno non ha problemi. Poi lavoreremo in questi giorni per cercare di riportarlo il più in fretta possibile nelle nostre idee".

Sulla scarsa iniziativa a livello personale dei calciatori biancorossi, Iachini ha detto: "Sprono i ragazzi a farlo con il lavoro sul campo, le esercitazioni, un po’ a tirare in porta. Dico sempre che non bisogna tirare in porta, ma bisogna calciare in porta, che è un’altra cosa. Mirare agli angoli, calciarecon più tranquillità, con più serenità, con più lucidità. Con la Sampdoria siamo stati pericolosi. C'è chi chiude gli occhi e tira, poi c’è quello che invece prende la palla, col primo controllo se la aggiusta e la calcia agli angoli. In Serie A queste situazioni si vedono spesso e volentieri. Noi possiamo crescere anche sotto questo aspetto. Arriviamo a ridosso dell’area, affrettiamo la conclusione, vogliamo calciare di prima, o magari non abbiamo la tranquillità che serve".

A Iachini è stato domandato cosa lo induca a credere che i risultati arriveranno: "I numeri sono dalla nostra parte. Alzando il livello del possesso palla crescono le situazioni, le occasioni, i tiri in porta. Si può creare anche sulle palle inattive. Con la Samp abbiamo avuto più punizioni, più angoli, più situazioni offensive al ridosso dell’area. Cosi crescono le possibilità di far gol. Poi si può sbagliare, e questo influenza il giudizio su una partita, ma ho visto mentalità, atteggiamento, un approccio buono alle due fasi".

Si è parlato anche delle condizioni di Maiello: "È entrato anche la settimana scorsa ma purtroppo Raffaele, come Ménez, viene da un crociato rotto. Le sue qualità e il suo valore a livello umano e di importanza nella squadra non sono in dubbio ma dobbiamo viaggiare a vista per quello che è un suo percorso di rientro".

Sulla voglia dei suoi di cambiare la situazione: "La sto vedendo un po’ in tutti i ragazzi. Lo stesso Puscas quando sono arrivato era in difficoltà. In partita a volte è ancora poco lucido ma nelle ultime uscite è stato quello che ha calciato più in porta di tutti, ed è stato presente nell’area di rigore avversaria. Come tutti gli attaccanti, a volte tiri sei volte e non segni, poi capita che tiri due volte e fai due gol in una partita. Sono in crescita anche i difensori, creano la superiorità numerica che voglio. Poi è normale, il conforto del risultato è importante, ma ho visto uscire dalla partita contro la Samp una squadra molto rammaricata, specialmente per i nostri tifosi, perché c’era una bellissima cornice. Volevamo regalargli una bella vittoria, una bella prestazione. Però il calcio a volte ti punisce così, non abbiamo dormito per tre notti".

Sui Primavera che potrebbero essere aggregati alla prima squadra: "Lavorano con noi da qualche settimana, qualche ragazzo lo porterò con me. Colangiuli, l’attaccante della Primavera, è convocato: sta dimostrando di avere qualità interessanti, stiamo lavorando per inserirlo con noi. Poi i difensori Dachille e Natuzzi. C’è anche qualche altro ragazzo che si sta allenando con noi, però giustamente poi qualche volta, quando è fine settimana, lo mandiamo a giocare con la Primavera. In questo fine settimana penso sicuramente di convocare Natuzzi, Dachille e Colangiuli".

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