rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Calcio

Catanzaro-Bari, Iachini: "Servirà una grande partita. Possiamo crescere solo tramite il lavoro"

Il tecnico dei biancorossi ha parlato in conferenza stampa prima della trasferta infrasettimanale del Ceravolo

Giuseppe Iachini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara tra Catanzaro e Bari, in programma domani sera alle 20:30 allo Stadio Ceravolo per il 27° turno del campionato di Serie B.

A poco più di 24 ore dal fischio d'inizio della gara infrasettimanale, il tecnico dei biancorossi ha analizzato la gara partendo dal passo falso nell'ultima uscita: "Dobbiamo velocizzare. Mi aspettavo che ci sarebbe stato qualcosa di non perfetto, mi è già capitato e in fondo siamo insieme ancora da poco. A Bolzano non siamo stati né belli, né bravi. Abbiamo sbagliato molto in fase di possesso palla, nelle uscite. Non siamo riusciti a sviluppare ciò che avevamo preparato. Siamo ancora alle elementari, dobbiamo crescere in fretta. Rispetto ai nostri avversari abbiamo poco lavoro insieme. Il Catanzaro lavora insieme da due anni, si vede sotto tutti gli aspetti. Sono più avanti e per questo dobbiamo velocizzare. Abbiamo un'alternativa su cui abbiamo lavorato. Volevamo essere aggressivi anche col Südtirol ma non ci siamo riusciti, però la difesa ha concesso poco e abbiamo preso gol su un infortunio in area di rigore evitabilissimo. Dobbiamo migliorare la fase di non possesso, ma serve personalità quando abbiamo il pallone. Dobbiamo sviluppare con coraggio, sapevamo che era un percorso così. Per vincere bisogna creare più occasioni. La fase offensiva richiede un po' più di lavoro ma ci stiamo lavorando. Domani c'è la rifinitura, voglio capire chi ha recuperato o meno e in base a quello deciderò il modulo. Abbiamo avuto qualche defezione, c'è stato qualche cambio forzato, ma è stato una buona occasione per valutare i ragazzi".

Più di qualcuno sospetta che il Bari possa non avere le caratteristiche caratteriali per venire fuori da questo momento: "Sta a me battere il ferro, tirargliele fuori. Ci sono sempre riuscito, serve tempo perché non ho la bacchetta magica. Siamo qui da poco più due settimane. Quando la squadra sarà figlia del proprio allenatore sarà diverso. Sono rimasto spiazzato anche io dalla prestazione, perché in casa eravamo andati bene, c'era da migliorare, ma evidentemente certe cose richiedono più tempo per essere assimilate. Non voglio un atteggiamento come quello di sabato, siamo in una fase di sviluppo".

I cambi nella formazione titolare contro il Südtirol sono stati dettati non dalla voglia di preservare qualcuno in vista di Catanzaro, ma da situazioni oggettive: "Ricci aveva preso una botta al polpaccio e non aveva recuperato per giocare dall'inizio, rischiava di stirarsi. Di Cesare era squalificato. Lulic rientra da un crociato, il suo impiego va mediato. Ménez con la FeralpiSalò ha avuto un piccolo fastidio al ginocchio e ho preferito non rischiarlo facendo giocare Kallon. Sono state scelte non da turn over ma obbligate".

A Bolzano la squadra è sembrata in ritardo, al punto da far sospettare una cattiva condizione fisica: "Non abbiamo potuto fare test particolari, monitoriamo ogni giorno i ragazzi con i GPS. Non abbiamo potuto fare dei test specifici, li faremo durante la sosta. Ora ci sono partite ravvicinate, poteva essere rischioso. Sappiamo che qualcuno è indietro, tra chi viene da infortuni seri, e chi ha giocato poco. Abbiamo necessità di fargli alzare la condizione attraverso il lavoro. Serve pazienza, la situazione che abbiamo trovato è questa, servono settimane di lavoro per riportarli alla condizione".

Interrogato su possibili difetti strutturalo nella costruzione della squadra, che potrebbero prescindere dall'allenatore che la guida, il tecnico si è detto fermamente intenzionato a migliorare le cose: "Devo avere la forza, la positività di cambiare le cose. Non posso migliorare ciò che hanno già assimilato, ma battere su ciò che non facciamo bene. Sono rimasto anche io sorpreso, ma dobbiamo insistere riproponendo l'atteggiamento avuto in casa. Io posso verificare solo sul campo, non ci sono amichevoli. Dopo la partita so cosa non è andato. Insisto sul particolare, sugli atteggiamenti, sulla mentalità: così sono riuscito a ribaltare i momenti negativi in passato. Quando le cose non vanno l'allenatore deve farsi sentire per correggerle. Ho spinto molto su questo, è come a scuola, ripetere e insistere fa tanto. Nel secondo tempo abbiamo fatto qualcosina in più".

Il Bari fatica a trarre nuova linfa dagli acquisti di gennaio. Puscas, Lulic, Kallon e Guiebre sono sembrati tutti ancora in ritardo sul piano della condizione: "Sappiamo tutti che il mercato di gennaio è più complicato di quello estivo. Non si possono fare test sulla condizione di un giocatore, non sai come si è allenato, si può capire se ha avuto infortuni gravi, ma non si conosce l'intensità del lavoro. Abbiamo una sola arma, lavorare e migliorare giorno per giorno, farli crescere individualmente e come squadra nelle due fasi. Vengo presto al campo, studio per migliorare i miei giocatori, questa è l'unica medicina che conosco e attraverso cui ho raggiunto i risultati".

Per la prima volta da quando Iachini è a Bari, i suoi dovranno vedersela contro una squadra che li precede in classifica (il Catanzaro è sesto con 42 punti ndr): "Sono sempre curioso, nelle prime partite soprattutto, perché fanno capire su cosa insistere. Il Catanzaro lavora insieme da due anni, è in alto meritatamente. Con diverse sessioni di mercato, lavoro insieme sul campo, hanno costruito una squadra di spessore, hanno grandi meriti per il loro percorso di lavoro. Hanno conoscenze maggiori rispetto ad altre squadre, la continuità sta portando loro i frutti. Ci sono squadre che hanno fatto il triplo salto dalla C alla A per entusiasmo e conoscenze. Domani servirà una grande partita. Dobbiamo fare bene ciò in cui siamo mancati, in uno stadio importante contro una squadra forte. Ci vorrà una grande partita".

Per riavere a disposizione Davide Diaw servirà ancora qualche settimana: "Attualmente sta lavorando ancora in maniera differenziata. Servirà ancora qualche settimana di tempo, credo si rivedrà dopo la sosta".

A preoccupare il Bari ci sono i pochi gol segnati in trasferta (solo 12 in 13 partite ndr): "In altre partite abbiamo creato senza subire. Nelle due precedenti abbiamo preso due gol senza subire molto, la fase offensiva ancora non è stata recepita a fondo. La cosa che mi ha rammaricato di più è che non dobbiamo fare un calcio solo di transizione, ma essere propositivi, coraggiosi e sfrontati. Sono cose che richiedono tempo, non voglio trovare alibi. La prestazione col Südtirol ci ha fatto capire che ci sono cose su cui insistere. Quando c'è un po' di contestazione si può anche fare qualche passo indietro. Se i tifosi fischiano vedendo la squadra del primo tempo è giusto. Avevamo preparato altro".

Il tecnico ha concluso il suo intervento rispondendo a una domanda sulla condizione tutt'altro che ottimale di Puscas: "Se è arrivato così è perché in precedenza aveva giocato poco. A volte capita che un giocatore che l'anno prima è andato bene faccia più fatica nella stagione successiva. Dipende dal lavoro che ha svolto. Abbiamo sola una strada, farlo lavorare quotidianamente per riportarlo in condizione. Se in 6 mesi ha giocato poco ci sta che non abbia ritmo, sta a noi farlo crescere fisicamente e tatticamente, fargli tirare fuori la personalità. Ménez? Navighiamo a vista, lui ci tiene, ma viene da un brutto infortunio". 

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Catanzaro-Bari, Iachini: "Servirà una grande partita. Possiamo crescere solo tramite il lavoro"

BariToday è in caricamento