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Bari, Di Cesare: "Ieri la vittoria più importante. Dispiace non esserci a Troina"

Il difensore goleador dei biancorossi (7 reti in campionato per lui) ha commentato il successo col Portici e parlato della sfida di giovedì col Troina che potrebbe regalare la promozione al Bari

All'indomani della vittoria contro il Portici, Valerio Di Cesare, difensore del Bari che ieri ha segnato il suo settimo goal stagionale, ha incontrato la stampa per commentare il risultato di ieri e l'imminente impegno dei biancorossi che giovedì 18 giocheranno a Troina. Mancando appena 2 punti all'aritmetica conquista della promozione, la gara coi siciliani - in caso di vittoria - potrebbe finalmente rendere ufficiale il ritorno tra i professionisti dei galletti.

Alla partita di giovedì, suo malgrado, non potrà partecipare Di Cesare che era diffidato ed è stato ammonito nei minuti di recupero della gara col Portici: "E' un peccato, credo che l'arbitro potesse anche non ammonirmi - ha esordito -. Era il primo fallo che facevo. Pazienza". Poi il centrale romano, che ieri ha iscritto per primo il suo nome sul tabellino dei marcatori, ha parlato della sua vena realizzativa, decisamente inconsueta per un difensore: "Non mi aspettavo di fare così tanti goal. Credo che avrei potuto segnarne addirittura qualcuno in più. Qualcuno me lo sono mangiato, in altre circostanze sono stati bravi i portieri. Il più bello? Quello al Rotonda (un sinistro a giro da fuori area all'incrocio ndr)".

Ieri il Bari ha vinto pur soffrendo e per Di Cesare i tre punti ottenuti ieri hanno un peso persino più importante rispetto a quelli messi in palio dalla prossima sfida: "Vincere ieri è stato fondamentale. Pareggiando o perdendo avremmo dato ulteriori speranze alla Turris. Non siamo stati brillantissimi ma ci può stare, era una partita che significava molto". Di Cesare ha poi messo in guardia sulle insidie della trasferta in provincia di Enna: A Troina troveremo un ambiente carico, hanno già detto di voler fare bella figura come tutte le squadre che ci hanno ospitato fino a ora. In più andremo a giocare ancora una volta su un campo sintetico che mi hanno detto avere una superficie dura come il cemento. Loro poi sono una bella squadra, a me all'andata erano piaciuti".

Non avrà la fascia al braccio ma il peso specifico nello spogliatoio del difensore romano, alla sua seconda esperienza in biancorosso, è davvero significativo: "Abbiamo un solo capitano ed è Ciccio Brienza, quando non c'è lui tocca a Cacioli e poi a me. Quello della fascia è un discorso relativo, ho avuto anche capitani che la fascia ce l'avevano soltanto sul braccio. Noi qui siamo un bel gruppo siamo, io e gli altri vecchietti cerchiamo di dare dei buoni consigli ai più giovani che a volte possono avere qualche difficoltà giocando al cospetto di un pubblico importante e numeroso come quello di Bari".

Infine una chiosa sulle decisioni arbitrali che spesso hanno penalizzato il Bari in questo campionato fischiando pochissimi calci di rigore o prendendo provvedimenti quantomeno discutibili: "Ormai ci siamo abituati. Quando ci sono questi episodi io mi avveleno particolarmente, sembra quasi lo facciano apposta contro di noi. Per fortuna siamo arrivati alla fine. Ci è sembrato un anno eterno e sono davvero contento stia per finire".

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