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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Abusivismo e rifiuti, a rischio la costa tra Torre a Mare e Polignano

Il bilancio del primo periodo di attività del numero verde regionale contro i reati ambientali: la costa a sud di Bari in testa per le segnalazioni relative a inquinamento e cementificazione selvaggia

Inquinamento, abusivismo edilizio, accessi al mare ostruiti. Stando a quanto emerge dai dati relativi ai primi venti giorni di attività del numero verde regionale contro i reati ambientali, la 'maglia nera' dei reati contro il demanio marittimo, in provincia di Bari, spetta alla costa a sud, e in particolare al tratto compreso tra Torre a Mare e Polignano.

Attivato lo scorso 15 giugno - per il settimo anno consecutivo - grazie ad un accordo tra l’Assessorato al Demanio Marittimo della Regione e il WWF Puglia, il numero verde 800 08 58 98 ha già raccolto centinaia di segnalazioni da parte dei cittadini. casi di rifiuti abbandonati, di cementificazione selvaggia sulle coste, ma non solo. Perchè, pur essendo nato per monitorare i casi di reati ' contro al mare',  il numero verde raccoglie in realtà anche altre segnalazioni di diverso tipo, come quelle relative all'abbandono di animali o alla presenza di discariche abusive nelle zone interne.

GLI ABUSI SULLA COSTA - Ma qual è, nel dettaglio, la situazione della provincia di Bari? Quelli forniti dal Wwf Puglia sono dati ancora parziali, relativi al primo periodo di attività del numero verde, ma permettono già di individuare, tra i quadri più critici, quello relativo al litorale a sud del capoluogo, tra Torre a Mare, Mola e Polignano. Per quanto  concerne l'ex frazione, le segnalazioni fatte dai cittadini hanno riguardato principalmente la chiusura degli accessi liberi al mare dalla complanare. Spostandosi appena più a sud, ecco un'altra segnalazione di abusivismo edilizio a Ripagnola, dove la scogliera è stata scavata e ricoperta di cemento per fare spazio ad un scivolo per imbarcazioni. E poi ci sono i due casi relativi a Polignano. Il primo è in località Porto Cavallo: ad essere denunciata è la presenza di alcuni natanti ormeggiati abusivamente lungo gli scogli. Ma soprattutto, c'è la situazione allarmante di Cala Incina, già denunciata dallo stesso Wwf lo scorso anno: il laghetto carsico, antistante la spiaggia, è stato trasformato in una discarica abusiva, dove oltre ai comuni rifiuti sono stati rinvenuti anche materiali potenzialmente tossici come vernici e batterie di auto. "Per il momento stiamo raccogliendo tutte le segnalazioni - spiega a Bari Today il vicepresidente del Wwf Puglia Mauro Sasso - e, per quanto riguarda i reati contro il demanio marittimo abbiamo già allertato la Capitaneria di Porto, con la quale nei prossimi giorni effettueremo dei sopralluoghi per verificare gli abusi segnalati".

LE ALTRE SEGNALAZIONI - Ma i 'reati contro il mare' non sono gli unici ad essere segnalati dai cittadini. A completare il 'quadro' degli abusi in provincia di Bari, ci sono anche le denunce relative a casi di discariche abusive (Bitonto, Molfetta), roghi di materiale plastico per l'estrazione del rame (zona Mercadante), espianti di ulivi secolari (agro di Bari) e segnalazioni relative a ritrovamenti di animali feriti (soprattutto volatili), affidate dal Wwf all'Arif (l'Agenzia regionale per le attvitià irrigue e forestali).

Il numero verde contro i reati ambientali 800 08 58 98 resterà attivo fino al prossimoDenuncia reati mare, numero verde della regione Puglia
15 settembre
, ogni giorno dalle 9,30 alle 18,30
: l'invito a tutti i cittadini è quello di continuare a segnalare gli eventuali abusi ambientali di cui sono testimoni.

 

Rifiuti a Cala Incina - foto Wwf Puglia

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