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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Porta a porta, slitta in autunno l'avvio nel quarto Municipio e Quartierino. "Poi fascia esterna della città o raccolta a domicilio per commercianti"

A colloquio con l'assessore all'Ambiente Pietro Petruzzelli per fare il punto sulla raccolta differenziata in città: "San Pio e San Paolo i quartieri più in difficoltà"

Bisognerà attendere ancora per l'avvio della raccolta differenziata porta a porta nel quarto Municipio, nel Quartierino e in parte di Poggiofranco. La conferma  - dopo l'annuncio a BariToday del presidente di Amiu Puglia, Paolo Pate - arriva dall'assessore all'Ambiente Pietro Petruzzelli, con cui facciamo il punto sull'avanzamento del sistema in città. "Siamo in attesa che Amiu si approvvigioni delle buste di organico e plastica per iniziare la distribuzione delle pattumelle - racconta Petruzzelli - per coprire così Carbonara, Ceglie, Loseto, la zona del Quartierino e di via Mazzitelli, in particolare l'area alle spalle dello Sheraton". Insomma c'è il personale, grazie alle ultime assunzioni dalla graduatoria a scorrimento, ma mancano i materiali. E con l'avvicinarsi del periodo più caldo dell'estate, i tempi potrebbero allungarsi, anche se da parte del Comune c'è la volontà di accelerare con l'introduzione del porta porta nelle zone già annunciate: "Potremmo anche iniziare in maniera più soft e poi dopo agosto procedere più spediti con la distribuzione. Sicuramente l'avvio effettivo sarà nel periodo autunnale" assicura.

I prossimi passi

Una volta avviata la raccolta differenziata in quelle aree sono due le possibili direttrici che il servizio prenderà in città. Da una parte quanto anticipato dallo stesso Pate, ovvero l'estensione nelle aree 'esterne' del capoluogo: Torre a mare, San Giorgio, Sant'Anna e la parte di Japigia che si affaccia su questi quartieri. C'è però anche l'idea di focalizzarsi sui commercianti: "Potremmo pensare a un servizio di raccolta a domicilio per le utenze commerciali di tutta la città. La scelta dipenderà da un'analisi di quanti rifiuti arrivano in discarica, così da comprendere quali siano le priorità". Proprio sui commercianti si sono focalizzati i controlli, visto che si è fatto un ampio lavoro di raccolta dell'organico da rivenditori di frutta e verdura, dai mercati rionali e dal MOI, che ha sensibilmente diminuito il quantitativo di indifferenziato che invece poteva essere recuperato.

Le criticità

Il porta a porta in città comunque, da quanto riporta l'assessore, al di là delle polemiche nelle fasi di start-up, è stato recepito positivamente dai baresi. E lo dimostrano le percentuali di raccolta differenziata negli standard. "Permangono delle zone critiche - aggiunge - soprattutto nel quartiere San Pio e in alcune zone del San Paolo. Penso ad esempio al viale delle Regioni, ma la mentalità è quella giusta. I baresi hanno capito che con un po' di attenzione in più non ne beneficia solo l'ambiente, ma anche le tasche, perché si riducono gli importanti a loro richiesti. La città è pronta, anche perché non parliamo di una rivoluzione. Purtroppo Amiu ha perso troppo tempo negli scorsi anni, ma stiamo provando a recuperare".

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