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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Capodanno, caccia ai botti illegali: sequestri a Bari e in provincia

270 chili di fuochi pirotecnici illegali sequestrati dai carabinieri nei quartieri di Santo Spirito e Carrassi e in provincia, a Polignano e Corato. A Molfetta maxi sequestro della Guardia di Finanza

270 chili di fuochi pirotecnici illegali sequestrati, cinque persone denunciate per commercio abusivo e omessa denuncia di materiali esplodenti. E' il bilancio dei controlli compiuti dai carabinieri a Bari e provincia in vista dei festeggiamenti di fine anno.

In particolare, al quartiere Santo Spirito, i militari hanno sequestrato 12 chili di "botti" della II e IV categoria detenuti illegalmente da un 20enne del luogo nella cantina della sua abitazione. I petardi sono stati sequestrati mentre per il giovane è scattata la denuncia con l’accusa di commercio abusivo di materie esplodenti. Sempre a bari, nel quartiere Carrassi, sono stati sequestrati 9 e 3,5 chili di materiale pirotecnico, detenuti rispettivamente da un 60enne all’interno del suo negozio di alimentari e da una 64enne, sorpresa a vendere i botti su una bancarella in strada.

Sequestri sono stati effettuati anche in provincia. A Polignano a Mare un 24enne è stato bloccato mentre trasportava a bordo della sua auto 150 chili di fuochi pirotecnici, contenenti all'incirca 14 chili di polvere pirica. Il giovane è stato sottoposto a controllo in Contrada “Macchialunga” mentre era intento a caricare nell’auto 121 scatole di artifizi pirotecnici appartenente alla IV e V categoria del “TULPS”. A Corato invece è finito nei guai un commerciante 50enne, titolare di un negozio per la vendita di materiale elettrico, al cui interno i carabinieri hanno rivenuto 100 chili di artifizi pirotecnici rientranti in categorie per le quali è richiesta una prescritta autorizzazione per la detenzione e la vendita.

Controlli sono stati compiuti anche dalla Guardia di Finanza, che a Molfetta ha sequestrato 476,5 kg di artifizi pirotecnici, custoditi in un locale adibito ad uso deposito. I prodotti particolarmente pericolosi per l’incolumità pubblica erano costituiti da manufatti fabbricati artigianalmente o di provenienza cinese. Le verifiche sono state poi estese ad una fabbrica di fuochi pirotecnici di Ruvo di Puglia, da cui proveniva il materiale sequestrato. All'interno dell'abitazione del custode dell'opificio sono stati sequestrati altri "botti illegali". Due i soggetti responsabili denunciati all’Autorità Giudiziaria: l’affittuario del deposito di Molfetta e il titolare della fabbrica di Ruvo.

Quest'anno sono numerosi i Comuni che hanno deciso di vietare la vendita e l'utilizzo di fuochi pirotecnici la notte di Capodanno. Oltre a Bari, dove il sindaco Emiliano ha deciso di rinnovare per il terzo anno consecutivo l'ordinanza "anti-botti", provvedimenti simili sono stati adottati anche a Molfetta e Gravina.

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