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Cronaca

Crisi Tarricone, lavoratori allo stremo: "Non riusciamo più ad andare avanti"

I dipendenti, scesi in piazza nei giorni scorsi con un sit-in in piazza Giulio Cesare, chiedono il pagamento degli arretrati. L'azienda avrebbe ricevuto, nei giorni scorsi, un assegno da 165mila euro dal Policlinico, spettanze dovute per il servizio

"Siamo in attesa di novità" altrimenti si dicono pronti a scendere nuovamente in piazza: è ancora in stallo la vertenza occupazionale della Tarricone, l'azienda di servizi di sicurezza in gravi difficoltà economiche, i cui dipendenti sono da giugno senza stipendio. I lavoratori nei giorni scorsi hanno organizzato un sit-in di protesta davanti al Policlinico per chiedere almeno il versamento di alcune mensilità: "Non riusciamo a mandare avanti le nostre famiglie - ha spiegato Fabio Tundo, Rsa Uiltucs Puglia dell'azienda -. Dalla nostra ultima protesta di dicembre non abbiamo ricevuto nulla. Aspettiamo però qualche buona notizia entro la fine del mese, altrimenti ci regoleremo di conseguenza".

L'azienda, il 21 gennaio scorso, avrebbe infatti ottenuto il versamento di 165mila euro di vecchie fatture da parte del Policlinico. I lavoratori attendono che venga erogata quantomeno una parte degli stipendi arretrati.

La Tarricone però versa in cattive acque: su di essa pesa un richiesta di revoca della licenza da parte della Procura di Lecce e alcuni decreti ingiuntivi in corso di esecuzione che potrebbero portare a pignoramenti di beni dell'azienda. Intanti i dipendenti si arrangiano come possono, ma il denaro a disposizione delle famiglie non è infinito: "Qui - prosegue Tundo - stanno terminando anche le risorse dei nostri parenti. La situazione è oramai non più sostenibile".

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