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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Il nuovo regolamento della Tari: nessun aumento (ad ora) per il 2024. Stretta sui tempi per i cambi di residenza

Attese ad aprile le cifre del Piano Economico Finanziario biennale, dal quale potrebbero scaturire ritocchi per le future cartelle della tassa rifiuti. Proposto il passaggio da 18 a 3 mesi come termine massimo per comunicare le variazioni

Nessun aumento (fino ad ora) per il 2024, attesa per l'aggiornamento delle tariffe da parte dell'Arera e qualche novità sia per rendere più efficiente la macchina comunale che per le agevolazioni ai cittadini meno abbienti: è in sintesi lo scenario attuale della Tari, la tassa sui rifiuti che ogni anno i cittadini baresi pagano al Comune. Questa mattina, in Commissione Qualità dei Servizi a Palazzo di Città, l'assessore barese al Bilancio, Alessandro D'Adamo, ha preso parte a un'audizione in vista di alcune novità al regolamento della tassa che saranno discusse in Consiglio nelle prossime settimane.

L'argomento principale, quello del 'peso' effettivo, in termini di soldi, per i baresi, vede uno scenario per ora stabile: non sono previsti, infatti, aggiornamenti o ritocchi rispetto alle tariffe del 2023. In prospettiva futura, però, qualcosa rischia di cambiare: "Ad aprile - spiega l'assessore D'Adamo - vi sarà l'aggiornamento del Piano Economico Finanziario biennale" che deve essere validato dall'Ager, l'Agenzia regionale per la gestione dei rifiuti. Il piano dovrebbe risentire della sentenza del Consiglio di Stato che, alcuni mesi fa ha annullato una delibera del 2021 dell'Arera (l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), alla quale anche la Puglia si era adeguata. L'atto aveva consentito di 'calmierare' in qualche modo le tariffe. Uno 'scudo' che al momento non c'è più e che costringerà i Comuni ad attuare aumenti che potrebbero essere consistenti. Al momento, però, non vi sono novità e il Comune procede come previsto, ma il rischio è che in un prossimo futuro possano esserci incrementi non da poco: "Per ora - rimarca D'Adamo - abbiamo confermato il bilancio ma nei prossimi mesi potremo quantificare se l'importo da noi stimato sarà corretto o altrimenti ridiscutere le tariffe Tari". Una tassa per la quale, nel 2024 e con le modalità attuali, è prevista un'entrata di 70 milioni di euro per le casse comunali.

Oltre alla questione tariffe, però, vi sono altre novità. Una variazione rilevante riguarderà differenti di tempistiche per chi ha effettuato un cambio di residenza. Attualmente il termine è previsto in un massimo di 18 mesi: "Con il nuovo regolamento - dice il consigliere del M5S Antonello Delle Fontane, presidente della Commissione Qualità dei Servizi - si passerà a 90 giorni. In sostanza si vuole spingere i cittadini ad accelerare nel completamento delle procedure burocratiche. A volte, infatti, si creano problemi a livello amministrativo e in alcuni casi, in 18 mesi, qualcuno ha cambiato residenza anche due volte. In questa maniera si può rendere più efficiente tutto il sistema. In più - aggiunge l'esponente pentastellato - chiediamo anche di affiancare all'ufficio Anagrafe qualcuno dei Tributi, in modo da non lasciare allo sbando i cittadini e facilitare i cambi sia di residenza che di quelli relativi al domicilio Tari".

L'ultimo aspetto su cui la Commissione ha chiesto qualche cambiamento è quello della richiesta di agevolazioni per la tassa da parte chi ha un reddito Isee basso. Non è all'orizzonte un allargamento della platea, bensì di tempo per accedere al servizio: "Le domande, allo stato attuale - spiega ancora Delle Fontane - si possono fare da gennaio a giugno. Con questo emendamento puntiamo ad estendere a tutto l'anno la possibilità di presentarle. In questo modo cerchiamo di andare incontro alle esigenze dei cittadini" ha concluso il consigliere comunale.

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