Riqualificazione molo Sant'Antonio, le proposte della consigliera Melini: "Recuperare la banchina e bando per i box vuoti"
La candidata sindaco ha presentato la sua visione per il restyling della zona: "Procedere celermente alla messa in sicurezza della banchina crollata in più punti"
Recuperare i locali abbandonati e la spiaggia del molo Sant'Antonio di Bari, consacrandolo a passeggiata ideale per ammirare il miglior panorama della città, consegnandolo deifnitvamente ai baresi e soprattutto ai turisti. In attesa che venga completata la progettazione definitiva della riqualificazione prevista dal Comune per lo studio vincitore del concorso idee del lungomare fronte Santa Scolastica-Fortino, la consigliera comunale del Gruppo Misto e candidata sindaco, Irma Melini, ha illustrato la sua idea per la riqualificazione dell'area, quantomeno per l'apertura dei locali al momento vuoti: "Per i 12 box liberi - ha dichiarato in conferenza stampa a Palazzo di Città - propongo formalmente a questa Amministrazione di procedere con un Avviso pubblico che, in totale trasparenza, permetta a tutte le ASD interessate di prendere in concessione uno spazio affinché allocare finalmente le loro attività e/o disporre di un rimessaggio decoroso e sicuro per le attrezzature".
"La novità - secondo Melini - sarebbe proprio nella visione di promuovere il Molo Sant’Antonio come luogo del mare e per il mare, d’aMare, valorizzando finalmente il vecchio porto. I locali, oggi abbandonati, sarebbero affidati, sempre a bando, per un tempo congruo e commisurato anche allo sforzo di ripristino degli stessi che dovrebbero sopportare" le associazioni sportive dilettantistiche che potrebbero trovare casa lì, ad esempio "una scuola di surf". La consigliera sostiene che " questa Amministrazione proprio nel 2015 non ha mai terminato i lavori per insufficienza di fondi o piuttosto una inadeguata valutazione di spesa, consegnando ai baresi un Molo di attracco oggi, non solo incompleto ma drammaticamente pericoloso: molte delle basole presenti intorno all’area sono pericolanti, alcune sono collassate a mare. È risaputo che in quell’area giovani sposi per romantici reportage di nozze, bambini, cittadini anziani e gli stessi pescatori usufruiscono di questi spazi, ignari del pericolo a cui incorrono. Questo riferiscono i pescatori, unici custodi morali ed ideologici del luogo".
"Ritengo, quindi, - conclude Melini - che si debba procedere celermente alla messa in sicurezza della banchina crollata in due punti e a rischio in altri, al ripristino della pavimentazione nella zona non terminata nel 2015 e al rifacimento e abbellimento della scalinata. Valorizzare il Molo Sant’Antonio, con un minimo di budget, buona volontà e significative idee vuol dire restituire dignitosamente il mare ai baresi, valorizzando le tradizioni generando anche nuove opportunità di lavoro".