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Tutta l’Europa fa il test! Dal 17 al 24 maggio 2019 la European Testing Week di primavera per hiv ed epatiti

Il CAMA LILA in campo con il progetto ACCESSO RAPIDO.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

La Spring European Testing Week, volta a promuovere i test per la diagnosi dell’HIV e delle epatiti virali, torna in tutta Europa dal 17 al 24 maggio 2019. In cinquantatre paesi della vasta regione europea dell’OMS, oltre 600 organizzazioni della società civile, delle associazioni medico-scientifiche e dei servizi sanitari si mobiliteranno per moltiplicare l’offerta di questi accertamenti diagnostici tra la popolazione generale e tra le fasce più vulnerabili. Obiettivi della mobilitazione: combattere il sommerso, far conoscere i vantaggi di una diagnosi precoce, sensibilizzare i governi a compiere il massimo sforzo per implementare questi servizi. Conoscere il proprio stato sierologico, sapere se si è contratto l’HIV o l’epatite C, patologie che, spesso, si presentano in associazione, è fondamentale per accedere tempestivamente ai trattamenti in grado di preservare la salute dei singoli e della collettività. Il CAMA LILA, con il progetto “ACCESSO RAPIDO - Interventi per favorire la diagnosi tempestiva dell’infezione da HIV – finanziato dall’Assessorato al Welfare del Comune di Bari attraverso l’avviso pubblico relativo alle “AZIONI DI CONTRASTO ALLA GRAVE MARGINALITA’ ADULTA”- aderirà, anche quest’ anno con il rafforzamento dell’offerta di Test rapidi per l’HIV e l’HCV durante le seguenti date: Venerdi 17 Maggio - h. 17.30/20.00 sede LILA di Bari - Via Castromediano 66 in collaborazione con l'Ambulatorio di counselling e screening HIV Policlinico di Bari Lunedì 20 Maggio - h. 17.30/20.00 ATENEO di Bari - Piazza Cesare Battisti Evento inserito nel Bari Pride 2019 Giovedì 23 Maggio - h. 17.30/20.00 sede LILA di Bari - Via Castromediano 66 in collaborazione con l'Ambulatorio UO Malattie Infettive Policlinico di Bari Giunta alla sua seconda edizione, la Settimana Europea del Test di Primavera rappresenta un momento di mobilitazione internazionale per la salute pubblica tra i più importanti e partecipati e, in questi anni, ha contribuito a rendere consapevoli del proprio stato migliaia di persone, informando correttamente su prevenzione e terapie. Il fenomeno del sommerso è oggi, rispetto a queste patologie, uno dei principali problemi di salute pubblica in Europa e nel mondo. Le stime ci dicono che, nel nostro continente, Italia compresa, almeno una persona con HIV su quattro, non sia consapevole di aver contratto il virus dell’HIV. Analoghe sono le stime di UNAIDS a livello globale. Questo fenomeno ha costi sociali e sanitari altissimi, poiché ritarda l’accesso alle Terapie Antiretrovirali (ART) ne compromette l’efficacia e aumenta i rischi di trasmissione. Analoghe considerazioni riguardano le epatiti virali. Nella regione europea dell’OMS le persone con epatite B e C sono stimate, rispettivamente, in quindici e quattordici milioni, la grande maggioranza non diagnosticate e, dunque, senza una cura. Tra loro, solo il 3,5% riceve i trattamenti necessari, nonostante esistano cure innovative che possono portare a una completa guarigione. Chi scopre di avere l’HIV e accede tempestivamente alle terapie Antiretrovirali, pur non “guarendo”, può però mantenere uno stato di salute e un’attesa di vita molto simili a quelle della popolazione generale. I trattamenti odierni possono, inoltre, abbassare la presenza di virus nel sangue a livelli tali da renderlo non più rilevabile. Le persone con HIV che raggiungono e mantengono questo stato clinico non trasmettono il virus. E’ il principio della TasP, “Treatment as Prevention”: il trattamento ART, quando permette la soppressione della carica virale, diviene, cioè, anche un fattore importantissimo di prevenzione generale, perché interrompe la catena dell’infezione. Da cinque anni, il CAMA LILA, offre test rapidi per l’HIV anonimi e gratuiti, secondo il modello “community-based” che prevede l’offerta di colloqui di informazione, supporto e counselling. In caso di esito reattivo, le persone sono inoltre aiutate nell’accesso ai servizi per il test di conferma e per l’avvio ai trattamenti. Il test è eseguito da personale formato e consiste nel prelevare con un tampone un piccolo campione di saliva. La risposta arriva in 20 minuti. Se il test è reattivo (ovvero preliminarmente positivo), la persona è indirizzata o accompagnata ai servizi pubblici per eseguire un test di conferma (test Elisa o ComboTest).

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