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Sabato, 27 Aprile 2024
Calcio

Bari-Südtirol, Marino: "Ritiro utile per stare insieme. Non dobbiano arrenderci, ora serve carattere"

Le parole dell'allenatore dei biancorossi in vista della gara interna contro gli altoatesini di sabato 9 dicembre alle 14:00

Pasquale Marino ha parlato in vista della partita interna contro il Südtirol. Il tecnico del Bari ha iniziato la sua analisi commentando il ritiro scattato subito dopo la sconfitta di Lecco, la seconda dopo quella interna con il Venezia.

"Con la società abbiamo ritenuto opportuno organizzare il ritiro per questa settimana. Non è una punizione ma avere il senso delle responsabilità del momento, stare insieme per cercare di capire cosa dobbiamo fare di più poiché non esprimiamo il massimo. Serve, non fa piacere stare lontano dalla famiglia ma era necessario per affrontare una partita per noi importantissima. I ragazzi hanno risposto abbastanza bene, abbiamo capito che è il momento di tirare fuori qualcosa in più. Il tempo delle chiacchiere è finito. Serve sostanza. Scelte obbligate? Una delle opzioni è Sibilli falso centravanti. Il gruppo si deve compattare. Ho la convinzione che sabato possiamo fare un'ottima prestazione. In questi giorni ho visto tanta voglia".

Il mister ha smentito la notizia circolata sulle sue intenzioni di dare le dimissioni: "Posso dire com'è andata la settimana. Dopo la partita con la società abbiamo programmato il ritiro, come facciamo sempre dopo le vittorie e le sconfitte, ci siamo confrontati col presidente e col direttore. Ognuno può scrivere ciò che vuole, se dovevo dimettermi lo avrei saputo. Qualcuno forse è entrato nella mia testa (ride ndr)".

Come si fa a ritrovare l'anima di questa squadra: "Prima della partita col Venezia ho accennato al fatto che le squadre che provengono da una delusione forte, a volte inconsciamente possono passare una fase di depressione. Certamente l'ambiente non aiuta ma non bisogna cercare alibi. L'annata finora non è stata fortunata, mi riferisco anche alla prima gestione, poiché a partire dall'inizio giocatori importanti sono mancati, Ménez, Diaw, tanti sono arrivati dopo dovevano mettersi in forma. Ci sono state situazioni ed episodi non fortunati. Lecco? Il primo tempo tempo la squadra ha gestito. Quando ci siamo abbassati nel secondo tempo il nostro portiere ha fatto poche parate. Dopo aver preso il gol abbiamo avuto tre occasioni, un colpo di testa di Aramu, Di Cesare, Achik, di più in quarto d'ora di un'intera partita, dobbiamo avere convinzione, cattiveria per andarla a vincere. Bisogna accompagnare il gioco, ora con pochi attaccanti serve l'aiuto dei centrocampisti e dei loro inserimenti. Il primo tempo ci ha visti in partita ma sbagliare le scelte negli ultimi metri".

Bari, emergenza in attacco contro il Südtirol: Diaw si ferma di nuovo

Sulle condizioni di Davide Diaw, vittima di un altro infortunio: "Vedremo nelle prossime settimane, starà fermo per un po'. Prima di gennaio sarà difficile averlo in campo. Servono altre visite".

Con Nasti squalificato e Diaw indisponibile, ci si aspetta un attacco senza punti di riferimento: "A prescindere da chi gioca come riferimento centrale, per caratteristiche dovremo liberare gli spazi per gli inserimenti, per i giocatori che abbiamo a disposizione per questa gara. Non voglio illudermi, ma ho visto qualcosa in più negli allenamenti. Siamo in difficoltà, il momento è quello. Sapevamo che perdendo due partite ci sarebbero state più pressioni, non è che non vinciamo per l'ambiente. Anche gli 8 punti in 4 gare, era una media buona ma c'era comunque delusione. Bari vuole sempre qualcosa in più, dobbiamo abituarci. Dobbiamo sopperire a queste assenze. Abbiamo la consapevolezza di poter far bene, serve un segnale forte. Il nostro destino lo determiniamo noi. Possiamo ripartire. Ménez? Lo farei giocare anche domani, ci sono tempi da rispettare, dipende dallo staff medico".

A Marino è stato chiesto se si senta in discussione: "Ho qualche capello bianco. Lo sto vivendo come una settimana a come le altre. C'è delusione, ma sono concentrato sul lavoro in campo. Siamo sempre insieme con i ragazzi, siamo in partita da inizio settimana. la vivo con serenità. Non mi posso preoccupare di ciò che può accadere. Non mi posso fasciare la testa prima di rompermela. Poi può succedere tutto".

Finora si è visto poco l'atteggiamento auspicato da Marino dal suo insediamento: "A sprazzi lo abbiamo fatto. Quando c'è un cambiamento ci sono tempi fisiologici, se ci sono risultati positivi è più semplice. Ci vuole del tempo. Due settimane fa con il Venezia ne abbiamo avuto l'esempio. Lo scorso anno hanno cambiato in questo periodo, sono andati in crescendo, sono rimasti gli stessi, hanno dato continuità al lavoro e stanno raccogliendo i frutti. Il primo tempo di Lecco ci ha visti nella metà campo avversaria, recuperare palla sulla loro trequarti, hanno battuto Palermo e Pisa, nel secondo tempo ci siamo abbassati, non abbiamo premuto alto come nel primo tempo. La continuità di gioco si acquisisce col lavoro. Modulo? Molto probabilmente giocheremo a quattro dietro. Davanti abbiamo dei dubbi".

Che risposta si aspetta dalla squadra: "Mi aspetto che facciamo una bella partita, finalmente vedere la squadra che voglio vedere, più a lungo rispetto a ciò che facciamo a intermittenza. Da un certo punto di vista è così. Quando fai prestazioni in cui rischi poco devi creare di più. I gol presi sono arrivati da calcio piazzato, lì è stata tutta la catena che si è mossa in ritardo. Il palleggio non deve essere fine a sé stesso, serve per avere più opportunità negli ultimi metri. Gli episodi devi portarli dalla tua parte. Mi aspetto pressing, aggressività, voglia di arrivare prima sulla palla. Ci stiamo applicando. I ragazzi sono consapevoli del momento, hanno voglia di cambiare registro, fare risultato attraverso il gioco. Nell'arco di un campionato se non si fa bene dal punto di vista del gioco le vittorie non arrivano da sole. Vanno cercate con sacrificio e corsa da squadra".

Sulle difficoltà del centrocampo: "Koutsoupias ha avuto bisogno di una settimana di riposo. Ha recuperato. Nel ruolo di Maiello per caratteristiche abbiamo adattato Acampora, ora sta giocando Benali, m sembra quello che si adatta di più. Gli altri stiamo cercando di recuperarli dal punto di vista della condizione fisica. Sta migliorando anche Edjouma. Tutta la squadra deve fare di più, non solo i centrocampisti. Le aspettative sono alte, contro qualsiasi avversario. Il Bari deve vincere, in questo momento siamo una squadra normale che deve fare qualcosa in più. L'attitudine a giocare per 90' non ce l'hanno neanche le squadre che sono in testa. Non ci mettono sotto ma noi mettiamo sotto a sprazzi. Bisogna migliorare nell'avere in mano la partita e concretizzare, il possesso serve per arrivare alle conclusioni. Rischiare poco ma creare di più, su questo stiamo lavorando".

Sul Südtirol, avversario che a sua volta vive un momento complicato poiché reduce dall'esonero di Bisoli: "Non so cosa possa cambiare in 4 giorni. Credo che andranno sulla falsa riga dell'allenatore precedenti, anche se l'allenatore ex primavera faceva 4-2-3-1. Penso che non faranno cambiamenti importanti, poi tutto è possibile".

Sul momento di Edjouma: "Migliora, l'ho fatto entrare. Due settimane che lo vedo diversamente, sta iniziando a capire l'intensità degli allenamenti, migliora negli inserimenti. Alla pari degli altri, può giocare dall'inizio o a partita in corsa. A gennaio non si muove, credo possa essere utile".

Nessuna tabella di marcia per i biancorossi: "Io credo che in questo momento non possiamo fare tabelle. Dobbiamo navigare a vista. I problemi sono all'ordine del giorno. Nell'evoluzione delle settimane bisogna lavorare, siamo costretti a cambiare. Dipende molto da come sta il gruppo. Viviamo alla giornata. Dobbiamo fare più punti possibili mettendoci il massimo prima di arrivare alla sosta. Sono convinto. Quando sono arrivato si è parlato di fare un mercato per cercare giocatori utili, c'è tempo per valutare. Sicuramente arriverà qualcuno".

Marino ha concluso la conferenza rispondendo ancora sulla reazione che si aspetta dai suoi: "Se a volte diamo la sensazione di non essere al massimo è perché inconsciamente non siamo in un bel momento. Chi vede allenarsi la squadra sa che nessuno si tira indietro. C'è la voglia ma serve qualcosa di più. Il ritiro è stata un'occasione per stare insieme e valutare il momento. In noi deve scattare qualcosa di diverso, da dare fino all'ultimo. Il destino è nelle nostre mani, dobbiamo avere la forza per uscire da questo momento. Stavamo andando discretamente, questi due ko ci hanno rallentato. Dal punto di vista psicologico ha influito molto quella mezz'ora con la FeralpiSalò in cui abbiamo perso la testa. Psicologicamente, senza quel risultato, affrontare il Venezia sarebbe stato più semplice. Dobbiamo superare queste difficoltà, serve più carattere, non arrendersi davanti alle difficoltà. Non servono alibi, recriminazioni nei confronti degli arbitri. Sono momenti in cui le cose girano storte, si paga oltre i nostri demeriti. Nelle difficoltà serve compattarsi".

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