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Sabato, 27 Aprile 2024
Comunali Bari 2024

Il centrodestra attacca Decaro ed Emiliano nella conferenza bis in Comune: "I re sono nudi. Il sindaco risponda alle nostre 10 domande"

I parlamentari e i componenti baresi del Governo di centrodestra rispondono alle critiche sul caso della Commissione d'accesso per verificare presunte infiltrazioni mafiose a Palazzo di Città

Dieci domande (più una) per chiedere chiarezza al sindaco di Bari Antonio Decaro dopo la bufera politica degli ultimi giorni sulla decisione del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi di istituire una Commissione d'accesso per verificare le condizioni di scioglimento del Consiglio comunale per presunte infiltrazioni mafiose. Questa mattina in aula Dalfino a Palazzo di Città parlamentari di centrodestra ed esponenti baresi del Governo Meloni hanno indetto una conferenza stampa per spiegare la loro posizione critica contro l'Amministrazione comunale. Una specie di 'secondo round' dopo quella di Decaro di mercoledì scorso nella stessa sala consiliare e a due giorni dalla manifestazione a sostegno del primo cittadino in piazza del Ferrarese.

"Siamo stati accusati - ha detto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato - di aver chiesto lo scioglimento del Consiglio comunale. Cosa che non abbiamo fatto perchè sarebbe un'onta per la città. Siamo andati a parlare con il ministro Piantedosi al quale va tutta la nostra stima e vicinanza. In assenza di un dibattito in aula consiliare, cosa avremmo dovuto fare, stare zitti? Ci hanno totalmente ignorato rispetto a una richiesta del centrodestra di una seduta monotematica sul tema".

Tra le 10 domande avanzate si chiedono, in particolare, chiarimenti sulla gestione dell'azienda di trasporto pubblico Amtab, finita nell'occhio del ciclone per l'inchiesta della Dda 'Codice Interno' e attualmente retta da un commissario giudiziario. Tra le richieste, anche quella sui "rapporti di conoscenza" con l'ex consigliera Maria Carmen Lorusso e l'ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, moglie e marito in manette nell'ambito delle indagini della Dda e del blitz dello scorso 26 febbraio che ha visto l'arresto di 130 persone. La domanda extra, invece, riguarda una foto scattata con un'altra sorella del boss Capriati a Bari Vecchia e pubblicata oggi da Il Giornale e La Verità, e per la quale lo stesso sindaco, in un videomessaggio, ha specificato che si tratta di persone che non hanno nulla a che fare con vicende criminose.

In aula è stato 'vivisezionato' il filmato della diretta della manifestazione di sabato scorso in piazza del Ferrarese in cui il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, racconta di un presunto episodio in cui lui e Decaro, all'epoca dei fatti assessore ai Lavori Pubblici, avrebbero incontrato Lina Capriati, sorella del boss Antonio, dopo le minacce che sarebbero state subite proprio da Decaro mentre si cercava di avviare la chiusura al traffico di Bari Vecchia. Un episodio i cui contorni sono stati smentiti dallo stesso attuale primo cittadino in una nota. 

Il centrodestra ha mostrato anche un filmato risalente al 2022 e tratto dal programma di approfondimento d'inchiesta 'Il Graffio' di Telenorba, nel quale Emiliano parlava già della situazione legata alla chiusura al traffico del borgo antico e delle pressioni che ci sarebbero state per evitarla (senza poi avere successo). "Le bugie - attacca il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto - sono una malattia dalla quale in politica non si guarisce. C'è la norma 131 del codice penale che obbliga l'autorità, in presenza di reati, di rivolgersi alla magistratura. Questo episodio - rimarca - viene narrato con una disinvoltura disarmante, come se fosse un aneddoto. Quella dichiarazione é un punto di non ritorno. Ci vuole discontinuità in questa città. I due re" dice riferendosi a Emiliano e Decaro, "sono nudi. Giu le mani da Bari e dai baresi ve lo diciamo noi".

Tra le altre immagini proposte in aula, anche le richieste di risposte al primo cittadino sulla gestione Amtab da parte di numerosi consiglieri cittadini di centrodestra e anche quella in cui un esponente della maggioranza, Francesco Giannuzzi, chiedeva ulteriori delucidazioni: "Un consigliere comunale faceva denunce - sostiene il senatore Filippo Melchiorre (Fdi) - e parte della maggioranza è uscita. Che cos'è l'omertà? Questa. Penso sia la cosa più brutta per un amministratore. in questa città è morto il primario della politica, in cui la realtà viene travisata. Bastava che il sindaco dicesse di essere contento di dimostrare la verità. Cosa ha fatto? Solo del populismo.Sono triste pensando ai 30 anni che ho passato in Consiglio comunale e a come Bari si sia ridotta. Il sindaco non ha fatto altro che scappare. .

"La Puglia - ha detto il senatore Roberto Marti (Lega) - sta vivendo un momento particolare. Ciascun uomo delle istituzioni che avesse pronunciato quelle parole proferite da Emiliano  - sostiene - avrebbe avuto guai immediati. I parlamentari pugliesi di centrodestra sono andati a trovare in maniera trasparente e ufficiale il ministro. Consiglio ad Antonio Decaro - rimarca - di stare attento quando cita una parola come guerra. Una frase forte e violenta che non può essere utilizzata nei confronti delle istituzioni". Concetti rafforzati, infine, dal deputato Davide Bellomo (Lega): "Sembra quasi - dice - che gli imputati siamo noi. Anziche verificare tutto quello che c'è a Bari, veniamo attaccati".

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