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" Alla scoperta di ""Bari nostra"" "

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A cura di Associazione PugliArte

Bari vecchia, tra arte e devozione: San Marco, la chiesa del Carmine e le edicole votive


Questa settimana PugliArte vi porta alla scoperta delle Edicole Votive di Bari Vecchia. Un percorso insolito, un viaggio tra il sacro e il profano, arricchito da curiosi aneddoti che attraversa i vicoli, le strade e le corti della città vecchia, ne mostra gli aspetti più intimi e segreti.

Nelle edicole votive di Bari, circa duecento, sono raffigurati i Santi più venerati nel sostrato devozionale barese, ma non ci soffermeremo solo sulle edicole e icone ma potremo ammirare alcune delle più antiche chiese di Bari Vecchia. Nel percorso, infatti, visiteremo la Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa di San Marco. 

Per la chiesa di San Marco non esistono documenti che chiariscano le origini; viene accolta, non da tutti gli storici, l’opinione del Beatillo che connette la sua costruzione alla liberazione di Bari dai saraceni ad opera del doge di Venezia Pietro Orseolo II nel 1002. Le attuali strutture non sono ovviamente quelle di allora, essendo stata la primitiva costruzione distrutta quando la città fu rasa al suolo da Guglielmo il Malo nel 1156. La facciata della chiesa conserva in parte il suo aspetto romanico, a capanna, con tetto a doppia falda, chiusa da due alte paraste ai lati, che la dividevano in origine in tre navate (distrutta quella destra e mal conservata la sinistra, a spioventi). Fortunatamente è superstite il bel portale, a tutto sesto (XI-XII secolo), con cornici a strombo decorate da dentelli e “grani di rosario”, sormontato da un rosone a ghirlande e colonnette con piccolo leone alato al centro.  Il minuscolo tempio è attualmente dedicato a San Antonio, avendo i Veneziani di stanza a Bari trasferito successivamente il loro centro spirituale nella chiesa di Santa Pelagia, oggi Sant’Anna.

In strada del Carmine troviamo l’omonima chiesa, dalla semplice facciata a bugne bianche, al cui centro spicca il portale settecentesco (l’unica testimonianza del barocco cancellato  con i lavori di ripristino nel 1965) con sovrastante emblema, in pietra scolpita, dell’Arciconfraternita, lì presente da più di due secoli. Un tempo annesso alla chiesa vi era il convento dei padri Carmelitani “Calzi” giunti a Bari nella metà del Cinquecento, che dimoravano presso la Casa della Pietà (zona San Pietro), in seguito trasferitisi nella chiesetta di San Rocco che poi dedicarono alla Vergine santissima del Monte Carmelo. L’originaria chiesa di San Rocco, già ritenuta “antichissima” dal Beatillo, ha trovato la conferma delle sue origini negli scavi archeologici effettuati durante i lavori di restauro nel 1997-1998. Sono infatti riaffiorati i resti di un edificio di culto antecedente, costituiti da un muro perimetrale lungo 14 m. e da un vasto frammento del pavimento musivo a tasselli calcarei che trova confronti con numerose chiese baresi sorte nel periodo della Bizantinocrazia (X-XI secolo).

Se vi abbiamo incuriosito ci vediamo sabato 16 ore 17.00 con l'itinerario Edicole Votive: tra sacro e profano.
Punto d'incontro: Piazza Odegitria c/o Cattedrale
Prenotazione obbligatoria a info@pugliarte.it o chiamando il 3403394708

Vuoi conoscere il calendario di aprile 2016? 
Collegati al nostro sito: https://www.pugliarte.it/calendario-visite/
 

Bari vecchia, tra arte e devozione: San Marco, la chiesa del Carmine e le edicole votive

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