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" Alla scoperta di ""Bari nostra"" "

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A cura di Associazione PugliArte

Bari Vecchia

Palazzo Fizzarotti, il gioiello in stile eclettico di corso Vittorio Emanuele

Dopo la pausa estiva ritorna PugliArte e i suoi viaggi nella storia. Ritorniamo con uno splendido appuntamento culturale alla scoperta della "Bari Murattiana e del Palazzo Fizzarotti".

L’Ottocento si apre, a Bari, con il cosiddetto “decennio francese”, inauguratosi nel 1806, quando Napoleone dichiara decaduti i Borbone. Nel 1813, Giacchino Murat pone la prima pietra del borgo nuovo di Bari. In realtà, il borgo fonda le sue origini negli anni precedenti, durante l’epoca borbonica. Il quartiere murattiano è il frutto di un lungo processo di elaborazione da parte delle intellighenzie del panorama politico e culturale della città poiché si rendeva sempre più impellente l’ampliamento del centro cittadino. L’intento era quello di andare oltre le mura, oltre la concezione di città antica, aprendosi alle nuove teorie di pensiero e al desiderio di modernità che si diffondevano negli anni successivi alla Rivoluzione Francese.

I nuovi progetti, redatti con schemi di stampo illuministico e neoclassico, promuovono interventi di risanamento igienico e sanitario, di trasferimento delle attività manifatturiere.  Il nuovo borgo inizia ad assumere il volto di una decorosa città borghese. Si costruiscono i nuovi teatri all’italiana, le piazze e le ville comunali, nuovi luoghi di incontro, di passeggio e di festeggiamenti religiosi e profani. Si avverte l’esigenza di determinare nuovi spazi per le arti e per il commercio, nuovi palazzi gentilizi per la borghesia. Sono questi gli anni della civilizzazione, dell’illuminazione elettrica, della costruzione della linea ferroviaria, dei nuovi porti, delle nuove strade, del convogliamento dell’acqua del Sele e di grandi fortune economiche, sociali e culturali.

In tale ottica, sarà interessante ed istruttivo visitare il Palazzo Fizzarotti aperto, grazie alla collaborazione della Dott.ssa Poli, in esclusiva per PugliArte. Il palazzo si inserisce nello stile eclettico della fine del fiz-2XIX inizi del XX secolo, quando gli edifici venivano realizzati pensando alla loro funzione e alla loro collocazione urbana. Un edificio realizzato in parte nel 1858 e concluso nella prima decade del XX secolo grazie al contributo di due dei più validi architetti e ingegneri che lavoravano a Bari: Augusto Corradini ed Ettore Bernich.

Ci soffermeremo sul primo piano, che con il salone trecentesco (in stile gotico - veneziano presenta sulle pareti laterali due quadri di grande interesse storico per la città di Bari), salone rosa (in stile rococò), salone del caminetto (caratterizzata dalla presenza di un grandissimo camino monumentale in marmo lavorato e mosaici), salone delle arti e del lavoro (caratterizzata dalla fitta decorazione a smalti e stucchi in cui spiccano le virtù e simboli inneggianti la laboriosità), merita una particolare attenzione soprattutto per l'elevata raffinatezza degli stili decorativi, degli arredi a parete ed in quanto riveste e riflette il particolare periodo dell'eclettismo italiano.

Vi aspettiamo domenica 11 ottobre ore 10.30, appuntamento in piazza Garibaldi c/o ingresso giardino di c.so Vittorio Emanuele II. La prenotazione, obbligatoria, va fatta scrivendo a info@pugliarte.it o chiamando il 340/3394708

Costo: 7 euro + 3 euro di ingresso al Palazzo

Per ulteriori informazioni sulle nostre visite in programma per i prossimi mesi, visitate il nostro sito www.pugliarte.it o la nostra pagina facebook cercando PugliArte Bari.
 

Palazzo Fizzarotti, il gioiello in stile eclettico di corso Vittorio Emanuele

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