Ritorna la rassegna diretta da Clarissa Veronico per l’Associazione Punti Cospicui "ll peso della farfalla"
Ritorna, a partire dal 25 ottobre, la rassegna diretta da Clarissa Veronico per l’Associazione Punti Cospicui Il peso della farfalla.
Giunto alla sua quarta edizione, il progetto affianca alla programmazione teatrale, una serie di azioni artistiche e sociali realizzate in collaborazione con partner molto diversi tra loro ma tutti operanti nel settore dell’animazione sociale e culturale: la Libreria Prinz Zaum, il Caf/Cap Japigia Torre a Mare, il Festival delle Donne e dei Saperi di Genere.
Come nelle precedenti edizioni il programma declina, in differenti linguaggi artistici, alcuni temi della contemporaneità che reclamano particolare attenzione, nel tentativo, attraverso l’arte, di leggere il presente e attivare una riflessione capace di trasformarlo.
Gli appuntamenti dell’edizione 2017 prenderanno spunto da alcuni classici del teatro e della letteratura come Fedor Dostoevskji e Virginia Woolf, da episodi drammatici della nostra recente storia politica come le stragi nei paesi colonizzati, e in ultimo da una ricerca azione sul territorio che rimette in discussione il tema dell’identità.
In un linguaggio contemporaneo che ha il sapore del tragico senza rinunciare alla comicità, Il peso della farfalla 2017 prova a riproporre una sfida, quella di essere visionari, essere leggeri e costituire peso.
Contenuti:
Formazione del pubblico:
4 appuntamenti di lettura condotti da 7 artisti del territorio a partire da Il Giocatore di Fedor Dostoevskji.
Il celebre romanzo breve fu scritto da Dostoevskji in soli 28 giorni. Fu scritto a puntate nell’urgenza di pagare i debiti che l’autore aveva contratto al gioco. In una splendida girandola di profili psicologici che si vanno via via sgretolando mentre prende il sopravvento il gusto della perdizione, Dostoevskji affonda lo sguardo sulla fame di vita che percorre i personaggi in un confronto serrato tra valori autentici e perdita di umanità.
Proprio perché scritto a puntate, chiederemo a sette artisti del territorio di leggerlo a puntate presso la libreria Prinz Zaum. Ai personaggi del romanzo presteranno voce gli attori: Andrea Cramarossa, Federico Gobbi, Michele Cipriani, Arianna Gambaccini, Michele Altamura, Gabriele Paolocà, Roberto Corradino.
Il percorso a puntate sarà anche occasione per il pubblico di conoscere più da vicino un autore a cui è dedicato un importante focus nella stagione comunale.
Spettacoli:
2 appuntamenti di drammaturgia contemporanea, rispettivamente legati al teatro di narrazione il primo, al tetro danza il secondo. Due gruppi importanti nel panorama italiano, eredi e allievi di indimenticati maestri che, tra tradizione e ricerca, rappresentano la più alta formazione attoriale del nostro paese.
Debra Libanos, il “passato” per le armi, di Roberto Abbiati e Lucia Baldini, con Roberto Abbiati, video Nicolò Colzani, produzione Teatro de gli Incamminati
Debrà Libanòs è un nome difficile da fissare nella memoria del nostro paese. Questa città monastica, nel lembo nord dell’altipiano etiope dello Scioà, fu oggetto di una grande strage di cristiani fra il 21 e il 29 maggio 1937. Le fonti contano un minimo di quattrocento vittime fra i religiosi, che salgono a millecinquecento, contando i fedeli. La strage viene pianificata all’indomani dell’attentato del 19 febbraio a Rodolfo Graziani, viceré dell’Africa orientale italiana. Ad Addis Abeba, due resistenti di origine eritrea, si intrufolano alla festa per la nascita del primogenito di Umberto di Savoia: lanciano granate, fuggono. Sette morti, cinquanta feriti, fra cui Graziani. La mattanza viene fissata a maggio, attorno alla grande festa di san Mikael.
Vengono uccisi per primi i disabili e gli ammalati. Al mattino del 21 alcuni camion iniziano a trasferire i prigionieri a Laga Wolde. Lì vengono bendati e uccisi: gli ascari controllano che nessuno si avvicini e sparano all’orecchio dei martiri per finirli. Nel telegramma di quel giorno, Graziani si attribuisce il merito di aver «fatto passare per le armi» 296 monaci compreso il vicepriore e 23 complici: il resto non lo conta neppure. Poi telegrafa a Roma “del convento di Debra Libanos non rimane più traccia”
Orlando, le primavere regia, coreografie e drammaturgia Silvia Battaglio con Lorenzo Paladini, Silvia Battaglio liberamente ispirato a Orlando (Virginia Woolf) suggestioni musicali Anja Lechner, Luc Ferrari, Maria Colegni produzione Biancateatro
?Lo spettacolo, dopo aver vinto il Premio Città di Verbania Cross International Performance Award 2016, ha debuttato nel Gennaio 2017 al Teatro Stabile di Torino e rappresenta il secondo capitolo della Trilogia dell’identità. ORLANDO. Le PRIMAVERE indaga il tema dell’identità connessa a quello del genere aprendo la strada a visioni e suggerendo riflessioni profonde inerenti la costruzione dell’identità individuale e sociale, aspetti inscindibili che si intrecciano costantemente definendo noi stessi e la nostra relazione con il mondo, in quel continuo e delicato movimento di definizione e spostamento: identità, dunque, come terreno di incontro/scontro tra generi, culture e generazioni. Creatura in continua metamorfosi, Orlando si modella a quell’idea di libertà che è strettamente connessa ai temi dell’identità e dell’appartenenza, nella sua natura luminosa si annida l’armoniosa convivenza del ‘maschile’ e del ‘femminile’, come energia unica e forza generatrice. Sognatrice, poetessa, refrattaria ai ruoli e alle definizioni, Orlando è un nobile e sensibile fanciullo inglese che attraversa l’esistenza dal 1600 per oltre tre secoli trasformandosi in una donna, facendo esperienza del mondo, dell’umano e dei cambiamenti, con la leggerezza dell’artista naif e la profondità dell’eroina romantica.
Laboratorio di ricerca-azione
In collaborazione con la compagnia Officina Orsi, il laboratorio si svolgerà presso il Caf/Cap Japigia Torre a Mare e sarà rivolto in particolare a donne e uomini anziani che attraverso il ricordo della loro giovinezza e della loro infanzia, ricostruiranno la loro storia personale e la storia della città, alla ricerca di un’identità, di un comune sentire, con l’auspicio che “identità” significhi ancora una volta essere se stessi e aprirsi agli altri.
Al termine del laboratorio l’esito pubblico sarà video documentato.
Calendario
- 25 ottobre ore 21
Teatro de Gli Incamminati, Debra Libanos di Roberto Abbiati e Lucia Baldini con Roberto Abbiati
Auditorium Vallisa
- 27 ottobre ore 19
Il giocatore I puntata, ospiti Michele Cipriani e Arianna Gambaccini
Caffè letterario Prinz Zaum
- 10 novembre ore 19
Il giocatore II puntata, ospiti Andrea Cramarossa e Federico Gobbi
Caffè letterario Prinz Zaum
- 24 novembre ore 19
Il giocatore III puntata, ospiti Roberto Corradino e Flavio Albanese
Caffè letterario Prinz Zaum
- 27 novembre ore 21
BiancaTeatro, Orlando, le primavere di Silvia Battaglio con Lorenzo Paladini e Silvia Battaglio
Auditorium Vallisa
- 7 dicembre ore 19
Il giocatore IV puntata, ospiti Michele Altamura e Gabriele Paolocà
Caffè letterario Prinz Zaum
- novembre – dicembre: laboratorio di ricerca-azione teatrale presso il Caf/Cap Japigia Torre a Mare e esito pubblico
Info e prenotazioni: punticospicui@gmail.com 333.9157709