Violenza di genere: al “Salvemini” lo spettacolo teatrale degli attori del carcere di Rebibbia
S’intitola “Il lupo” ed è lo spettacolo di Antonio Turco, Cosimo Rega e Arcangelo Iannace sulla violenza di genere che la Compagnia “Stabile Assai” del Carcere di Rebibbia sta portando in scena in questa stagione teatrale. Quale tema migliore per confrontarsi su un argomento di così stringente attualità come quello dell’integrazione, che AICS Bari (Associazione italiana cultura e sport) sta affrontando da vicino negli ultimi mesi? “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva” è infatti il progetto – cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e patrocinato dal Comune di Bari – che sta attualmente coinvolgendo alcuni studenti dell’I.I.S.S. “Marco Polo” di Bari e i giovani migranti dell’associazione “Help”, in nome dell’ospitalità. Dopo aver avviato le prime esperienze laboratoriali e sportive, è ora la volta del teatro, parentesi che culminerà sabato 13 aprile, a partire dalle ore 17.30, presso l’auditorium del Liceo scientifico “G. Salvemini” di Bari, dove la storica Compagnia “Stabile Assai” della Casa di reclusione Rebibbia di Roma – il più antico gruppo teatrale operante all’interno del contesto penitenziario italiano – affiderà ai suoi attori-detenuti, attraverso le parole di Pier Paolo Pasolini, Derek Jarman, Bernard Marie Koltes, Franca Rame, Leroy Jones, le riflessioni sui temi della violenza domestica, dell’odio razziale verso i ‘neri’ negli Stati Uniti, dell’emarginazione sociale degli immigrati e della condanna morale dell’omosessualità. L'aspetto significativo consisterà nell'invito alla riflessione attivato dai detenuti e dagli ex detenuti che formano la compagnia, a testimoniare come il processo di separazione sociale, cui sono stati condannati, si è tradotto in una presa di coscienza solidaristica verso le altre categorie che subiscono odio, violenza e discriminazione. Scegliete di esserci per dire NO alla violenza di genere. Per info e prenotazioni contattare il 346 9638427 (tutti i giorni dalle 16 alle 20). UFFICIO STAMPA AICS BARI LA COMPAGNIA “STABILE ASSAI” Il suo esordio risale al lontano 1982. Questa storia trentennale ha consentito alla Compagnia “Stabile Assai”, formata da detenuti e da detenuti semiliberi che fruiscono di misure premiali, oltre che da operatori carcerari e da musicisti professionisti, di esibirsi nei maggiori teatri italiani. Nel tempo, la compagnia si è caratterizzata per la stesura di testi del tutto inediti, dedicati ai grandi temi dell’emarginazione, come l’ergastolo, la follia, la questione meridionale e l’integrazione interetnica, incarnando il cosiddetto ‘Teatro di denuncia’. Di particolare rilievo è l’attribuzione della medaglia del Capo dello Stato per la valenza sociale della sua attività teatrale. Il 30 giugno del 2011, la compagnia ha anche vinto il prestigioso “Premio Troisi”.