Piste ciclabili: di chi la manutenzione e la pulizia?
E' risaputo da sempre che il nostro sindaco Decaro, è un promotore della "pista ciclabile", difatti già nel lontano 2013 sui quotidiani on line o cartacei, dichiarava la sua tendenza a rendere Bari città ciclabile e il progetto si estendeva fino alle periferie della stessa. Proclamava di voler costruire una rete di 190 kilometri di piste, una barca di soldi per far questo come se fosse la necessità primaria della città di Bari. Una domanda nasce spontanea a noi cittadini che circoliamo per la città, giriamo per le periferie dove già esistono percorsi di piste ciclabili e a un certo punto ci chiediamo: Unma di chi è la manutenzione e la pulizia di queste piste ciclabili? di chi è la competenza di togliere oscenità lasciate a ricordo nel bel mezzo di una pista ciclabile? Uno scandalo di sperpero di denaro pubblico viene dalla fantasiosa pista ciclabile che avrebbe dovuto unire l'aeroporto di Bari e villa Framarino nel bel mezzo del parco naturale "Lama Balice" ebbene, passeggiando a piedi (perchè con la bici sulla pista ciclabile diventa pericoloso) ci si accorge che una parte di pista che raggiunge il terminal dell'aeroporto è ristretta per il semplice motivo che prima era una pista per pedoni che praticavano corsa, o passeggiata a passo veloce, e quindi in bici o vai a senso unico oppure devi fermarti per permettere all'altro di passare. Finita la parte interna all'aeroporto, ti avvii per raggiungere Villa Framarino, e quì cominciano i guai: erbacce stanno prendendo possesso della pista, terriccio e pietrisco portato dal vento rende la pista scivolosa, tantissimi passaggi poderali attraversano buona parte della pista. All'interno della pista trovi un semaforo che serve per le auto ma che si può usare facilmente anche in pista. La cosa bella è: arrivi dopo tante attenzioni sul punto di svoltare per villa Framarino, ma all'incrocio ci trovi il paletto che indica fine pista ciclabile e la villa Framarino è distante ancora circa un paio di kilometri. Che fine ha fatto il resto della pista? Eppure il comune ha finanziato questa opera e messa sul bilancio comunale delle opere pubbliche per l'anno 2015 che volge al termine, la bella cifra di 535 mila euro. Per non parlare di un'altra pista ciclabile in Via Di Giesi al San Paolo dove a prescindere dalle auto che finiscono sul cordolo, all'inizio della stessa, ci trovi un bel palo alto e di cemento messo li forse come monumento ai ciclisti che vogliono usare o hanno tentato di usare questa pista. Ci chiediamo: è giusto rendere la città moderna e in linea con quelle europee con piste ciclabili, area parcheggio auto ecc. ecc. Ma signori miei, cercate di fare le cose come si devono senza sprecare denaro che potrebbe essere utile in altre cose, Ma come? non si poteva studiare prima come arrivare con la pista a villa Framarino? no? ora si resta bloccati chissà per quanto tempo. Ma quando avete costruito l'altra pista ciclabile al San Paolo, nessuno si è accorto di questo palo inutile in mezzo? e svegliatevi un po.