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Sabato, 27 Aprile 2024

In Cattedrale va in scena il Processo a Giuda con magistrati, avvocati e attori: "Il pubblico lo ha assolto"

L'azione teatrale ideata da Francesco Minervini e Onofrio Pagone, recupera un progetto della associazione culturale Moscati, ha visto 120 componenti della giuria popolare votare per la liberazione di Giuda e 80, invece, per la condanna

Il popolo ha assolto Giuda. Almeno quello che ha assistito all'azione teatrale intitolata 'Processo a Giuda', ideata dal docente Francesco Minervini e dal giornalista Onofrio Pagone, in cui si offriva una versione alternativa a quella del Vangelo. La scelta sulla salvezza non è più tra Gesù e Barabba, ma totalmente incentrata sul traditore di Gesù Cristo. Assolverlo o condannarlo? Per 120 persone del pubblico presente in Cattedrale ieri sera la scelta è caduta sulla prima opzione - contro 80 votanti per la condanna - in quello che è stato inscenato come un vero processo in Corte d'Appello. 

Il ruolo del presidente della giuria popolare è stato affidato alla giudice Alessandra Angiuli, magistrato del Tribunale di Crotone; la pubblica accusa è stata invece sostenuta da Angela Tomasicchio, avvocato generale presso la Procura Generale di Bari, mentre la difesa era affidata a Loredana Lorusso, avvocato del Foro di Bari. Sulla scena, nei panni dell'imputato Giuda Iscariota c'era Lorenzo Vicenti, libero professionista e curatore di corsi di improvvisazione teatrale. Presenti anche quattro testimoni nel dibattimento: i quattro evangelisti, ovvero il preside Lucio D'Abbicco nelle vesti di Luca, il docente Francesco Minervini come Matteo, il sacrista della Cattedrale Michele Cassano come Giovanni e Dario Munafò, studente universitario, nel ruolo di Marco.

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