A Mola di Bari il raffinato concerto-spettacolo "A Pa' - Pasolini 100" dedicato al grande intellettuale nel centenario della nascita
Pasolini e i suoi rapporti con la musica colta e la canzone d’autore, in un raffinato progetto artistico che vede insieme la voce narrante di Gabriele Zanini e quella del cantante e chitarrista Pietro Verna, affiancati da Francesco Galizia (fisarmonica e sax soprano), Antonio Palazzo (pianoforte e arrangiamenti) e dal Quartetto d’archi Cecile.
Lo spettacolo s’intitola «A Pa’ - Pasolini Suite 100» e viene presentato venerdì 2 settembre (ore 21) nel chiostro di Santa Chiara, a Mola di Bari, per l’Agìmus Festival diretto da Piero Rotolo, per celebrare il centenario della nascita del grande intellettuale bolognese.
La sua inesauribile curiosità e straordinaria conoscenza lo portarono a comporre piccoli capolavori, tra i quali spicca per originalità e intensità il testo di «Cristo al mandrione», canzone con musiche di Piero Piccioni portata al successo da Laura Betti e successivamente ripresa da Gabriella Ferri, la voce di Roma. Per non parlare di un altro testo, quello di «Cosa sono le nuvole», il brano musicato e cantato da Domenico Modugno inserito dallo stesso Pasolini nell’episodio cinematografico «Che cosa sono le nuvole?» con Totò e Ninetto Davoli che venne compreso nel film corale del 1968 «Capriccio all’italiana».
Al tempo stesso, la figura e l’immaginario pasoliniano hanno ispirato tantissimi musicisti, i quali hanno dedicato alcune splendide canzoni all’autore degli «Scritti corsari», come Fabrizio De André, che lo ricordò con «Una storia sbagliata», e Francesco De Gregori con il pezzo-tributo «A Pa’». Ed è proprio dallo struggente brano del cantautore romano che prende il titolo lo spettacolo nel quale Gabriele Zanini dialoga con Pietro Verna: due voci intorno alle quali il pianista Antonio Palazzo, autore degli arrangiamenti, ha riunito Francesco Galizia (fisarmonica e sax soprano) e il Quartetto d’archi Cecile, ensemble tutto al femminile. Il risultato è un recital di musica e parole attraverso il quale i protagonisti ripercorrono l’amore pasoliniano per l’arte e la bellezza, andando ad intrecciare ad aneddoti e poesie, le stesse canzoni di Pasolini con musica colta e brani del cantautorato italiano, dalla rivisitazione della Suite n. 1 per violoncello solo di Bach ad alcuni classici di De Gregori.
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